Giovani killer
Minori killer. La tragica vicenda del sedicenne corso che, nel cuore delle tenebre, ha sterminato un’intera famiglia. La sua. Senza remore di sorta, a fucile imbracciato, i genitori quarantatreenni e poi i fratelli gemelli. Alla base del gesto insano, ancora oscure le motivazioni. Un salto nel passato: Erika ed Omar. All’epoca, agghiacciò tutti l’innocente aria dell’adolescente, tramutatasi in spietata follia omicida. Il padre, scampato per mero caso. Assente da casa al momento della strage. Complottata col coetaneo Omar. Ora nel cuore dell’isola, ad Albitreccia, colpi letali. Il giovane sedicenne, apparentemente tranquillo. Senza mai palesare insofferenze. Da poter far temere il peggio. Questo quanto rattrista più che mai. Perchè imprevedibile l’insano odio, la ferocia, dietro volti angelici. Minori a caccia, un tempo, di paradisi artificiali. Oggi, d’emozioni che scatenino brivido, piacere, ebbrezza. O che plachino la furibonda ira di vendetta. Scatenarsi allo stadio, scazzottare i compagni, minacciare i più indifesi. Bullismo e violenza. Anche contro la propria carne. Questo allerta non poco. Psicologi in azione, senza soluzioni preventive. Quali i segnali premonitori d’insofferenza, negli adolescenti e giovani, da portare poi a tali tragiche conseguenze?Monitoraggi esplorativi della personalità e colloqui con psicologi per tutti nelle scuole, potrebbero costituire un apporto al problema. Non un modo di passare per disturbati, se si viene contattati dall’equipoe scolastica.