Salerno: PD, solidarietà al precariato scolastico

Il Partito Democratico di Salerno esprime la propria solidarietà al personale scolastico che non vedrà riconfermato il proprio incarico a causa dei tagli previsti, per il 2009/10, nel piano programmatico del MIUR in applicazione dell’art. 64 della Legge.133/08 ad opera dei Ministri Gelmini e Tremonti. In provincia di Salerno i tagli in organico coinvolgeranno circa 2000 persone tra docenti e personale ATA precari e circa 8000 in tutta la Campania. Siamo consapevoli che ogni cifra è espressione di una storia umana e familiare fatta di numerosi anni di studio e servizio prestato allo stato, il più delle volte, in sedi lontane dalla propria residenza. Il dramma della scuola pubblica statale è un problema che coinvolge tutti e, aldilà dei luoghi comuni e delle emergenze enfatizzate dai media (grembiulino e maestro unico), riteniamo di fondamentale importanza il primato della scuola e della cultura nella formazione dell’uomo e del cittadino. E’ ovvio che tale primato vada sostenuto con un lungimirante impegno politico che non può tradursi in sterili tagli bensì in piani d’investimento finalizzati alla valorizzazione e alla crescita della ricerca educativa, al sostegno dei più deboli, allo sviluppo dell’intercultura, alla messa in sicurezza degli ambienti e degli edifici, coerentemente con le sfide del nostro tempo. Per tutti questi motivi il PD ha messo al centro della sua politica, la battaglia “Per una scuola Pubblica di Qualità per tutti” denunciando, mesi addietro, le conseguenze dei tagli voluti dal Governo e promuovendo petizioni e numerosi incontri con il mondo dell’istruzione, le associazioni sindacali e culturali e le istituzioni non solo provinciali e regionali ma anche nazionali. Per noi è necessario ripensare la scuola pubblica come “ascensore sociale” poiché la qualità di formazione di un paese è un fattore fondamentale per la sua capacità di competere e solo i territori e i paesi che avranno saputo investire nell’innovazione e nella cultura avranno maggiori opportunità di ripresa economica e di uscita dalla crisi.