Scala:i 12 rappresentanti delle religioni accendono le lampade della pace
“Le religioni devono riscoprire ed annunciare la forza dell’amore e dell’unità e testimoniarla con audacia al mondo intero”. Da Scala riecheggia il pensiero di Mons. Vincenzo Paglia, delegato della Conferenza Episcopale Italiana per il dialogo Interreligioso. Un monito, un messaggio ben preciso, che giunge nell’ambito della manifestazione “Scala incontra New York, che, nell’intera giornata di ieri 3 settembre, ha puntato i riflettori sull’incontro di 12 delegazioni provenienti da diversi Paesi: cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani, ebrei, buddisti, musulmani, tradizione africana, shintoisti, confucianisti e sikhisti, tutti uniti per inviare al mondo un messaggio di pace e di fratellanza. Un abbraccio non solo ideale, che ha coinvolto tutti i rappresentati delle varie confessioni, che assume un significato ancora di più importante in questo determinato periodo storico, in cui, il più delle volte, le religioni sono state prese come “pretesto” di guerre e di distruzione. Da Scala, invece, parte il messaggio di come la fede debba essere occasione di dialogo e di confronto e, giammai, momento di distruzione. Anche perché, come ha sottolineato Mons. Paglia, “è venuto il tempo nel quale nel quale alla dittatura del materialismo e tecnicismo subentri la visione dell’unità dei popoli attorno all’unico Dio. Le indispensabili diversità debbono evitare ogni relativismo come anche ogni chiusura”. Alla grande giornata di pace e di fratellanza hanno partecipato anche rappresetanti del Governo e delle istituzioni locali. Su tutti il Ministro Gianfranco Rotondi che nel suo intervento ha sottolineato la necessità di non sentirsi “minoritari in questo processo di pacificazione”. “La classe politica e i governi dei paesi occidentali devono riflettere su quanto si fa quotidianamente – ha detto Rotondi – Tutti noi dobbiamo essere severi con noi stessi perché la pace non è una conquista maggioritaria. Ci sono focolai e rischi che vanificano giornate e iniziative come queste”. Poi il ricordo di un grande politico: “Come non essere oggi nostalgici di La Pira – ha detto Rotondi – Come lui non ce ne sono più in giro”. L’incontro interreligioso iniziato in mattinata con le campane di tutte le chiese della diocesi che hanno suonato a festa, si è concluso con la consegna delle lampade della pace ai rappresentanti delle religioni presenti a Scala che insieme hanno letto la dichiarazione di pace. Cristiani, buddisti, mussulmani, ebrei, africani, shintoisti, confucianisti e sikhisti hanno così pregato insieme per la pace. “L’incontro interreligioso è stato un appuntamento molto significativo per la costruzione della pace nelle nostre comunità – ha detto l’arcivescovo di Amalfi – Cava de’Tirreni Mons. Orazio Soricelli – Sulla scia dell’incontro voluto da Giovanni Paolo II, nel 2002 ad Assisi, i credenti delle diverse religioni hanno testimoniato l’urgenza di pregare e di lavorare per la costruzione della pace e della concordia, eliminando le contrapposizioni esistenti. L’incontro ha favorito il clima di fiducia e di solidarietà”.