Sesso Spiritualità Società

 L’idea che il sesso abbia una dimensione spirituale è talmente estranea a tutto quanto ci hanno insegnato da lasciare di stucco la maggior parte delle persone. Per la verità, essa è radicata in antiche tradizioni espresse con grande vivezza in quell’arte preistorica che un tempo gli studiosi trovavano spesso imbarazzante, e che pertanto ignoravano. Queste tradizioni non soltanto offrono importanti informazioni sul nostro passato, ma hanno implicazioni profonde per il nostro presente e il nostro futuro. E si tratta di tradizioni su cui da tempo abbiamo raccolto numerosi indizi.Qualche esempio: nella mitologia occidentale troviamo parecchi riferimenti alla Sacra unione  sessuale che gli studiosi chiamano ierogamia; era probabilmente un antico “rito di iniziazione” che venne poi alterato e trasformato in uno strumento di cui si avvalevano i sovrani per legittimare la loro autorità mediante I’unione con una sacerdotessa che rappresentava l’antica Dea; quello che gli studiosi del Diciannovesimo secolo definirono “prostituzione sacra”; con questa pratica,che apprendiamo da antichi testi mesopotamici, le sacerdotesse iniziavano gli uomini attraverso riti erotici, ai culti misterici in cui si considerava un’importante esperienza spirituale, il dare e il ricevere piacere, piuttosto che il sopportare il dolore, come accade invece in molte religioni modellate sulla dominanza; nell’epopea Sumera di Gilgamesh, secondo gli studiosi, leggiamo che una Donna (che i traduttori variamente traduco in “sacerdotessa dell’amore” – “cortigiana del Tempio”) trasforma il selvaggio Enkidu in essere umano facendo del sesso con lui, e aiutandolo a  “diventare saggio, come un Dio”.Si ritrovano ampie tracce del sesso inteso come rito religioso nelle tradizioni religiose orientali, per esempio nell’iconografia erotica indiana e nello yoga tantrico, ma anche qui (come nelle storie mesopotamiche), l’uso del piacere erotico quale mezzo per suscitare la consapevolezza o raggiungere una più alta spiritualità, in entrambi i partner, è già stato ampiamente tramutato da una visione sul modello della dominanza, incentrata sull’uomo.I n seguito si esamineranno molti altri esempi affascinanti, come quello delle “celebrazioni di maggio” che con molta probabilità derivavano da riti sessuali preistorici e in cui i rapporti amorosi erano ancora una consuetudine, in anni non lontani. Si vedrà come nel corso della storia si sono susseguiti tentativi per ricollegarci alle nostre radici preistoriche vicine e propedeutiche al modello della partenship. Infatti nel dodicesimo secolo esistevano i “Trovatori” ed anche l’omologo femminile le “Trobaritzes”, sorte e fiorite nelle “Corti” del Sud  della Francia (la stessa regione in cui millenni prima il potere sessuale della donna era venerato nell’arte paleolitica delle caverne), la loro Poesia celebrava la Donna e l’amore. L ‘amor cortese che cantavano era per certi versi una rinascita della sessualità improntata alla partnership (parità dei due sessi nella coppia), dell’amore sessuale inteso come sensuale e spirituale. Sempre nel dodicesimo secolo fìorì la “mariologia” (culto della vergine Maria), che in questa prospettiva può essere vista come un ritorno al.culto della Dea preistorica sotto l’aspetto di Madre pietosa e compassionevole. In quell’epoca ebbero notevole importanza anche alcune sette cristiane, la più rinomata è quella dei Catari, la quale in contrasto con la Chiesa cattolica romana, accordava alle donne uno status elevato in ordine alle questioni  religiose. Ma i catari, come altri “eretici” che rifiutavano il concetto della donna quale essere inferiore e privo di spiritualità, furono spietatamente perseguitati dalle autorità ecclesiastiche. Perseguitate furono anche le cosiddette “streghe” e altre donne ancora legate al culto preistorico della “Grande Dea” e del suo divino figlio, il Dio Toro. Fatto che ancor più c’induce a meditare, queste donne torturate e bruciate sul rogo erano spesso anche curatrici, taumaturghe con conoscenza di antichi metodi per il controllo delle nascite, che insegnavano alle altre donne.Le nuove conoscenze che si vanno raccogliendo sul nostro passato danno nuova luce sull’attuale ricerca di una nuova spiritualità e di una nuova sessualità , che si orienti verso la partership piuttosto che verso la dominanza (il predominio dell’un sesso sull’altro, sia esso maschio o femmina),e quindi verso modi più sani, più soddisfacenti, più sostenibili di strutturare le nostre relazioni nella coppia, con gli altri, con la natura.

M.M.