Terra Santa per l’Unitalsi

di Rita Occidente Lupo

L’Unitalsi, che da anni si occupa del trasporto degl’infermi a Lourdes e santuari d’Italia, taglia il nastro di un’altra spedizione di fede. Questa volta direttamente nella patria della Cristianità, nei luoghi che hanno visto il fanciullo di Nazareth crescere e nutrirsi della Parola. “Bambini di Pace” in Terra Santa, dal 4 al 9 settembre.  Circa 600 pellegrini, di cui 170 bambini e i loro accompagnatori, 150 volontari e altre 300 persone, tra genitori e nonni. Tre aerei con partenza da Milano, Roma e Catania.  Il progetto, nato nel 2004 ad Assisi, era stato replicato l’anno successivo sempre ad Assisi. Dopo un biennio, i bambini erano stati accompagnati a Lourdes, dove l’Unitalsi era ritornata anche nel 2008, mentre nel 2007 a Gardaland. L’iniziativa mira a recuperare la fanciullezza, nella responsabilità della crescita cristiana. Messaggi di pace, da sbriciolare su quelle strade percorse dal Nazareno. Che lo videro fanciullo come tanti. In mezzo ai suoi coetanei. I bambini, la fase nobile dell’individuo, quella che ancora si nutre dell’innocenza per crescere. E che spesso viene deturpata nei suoi sogni, dalla violenza e dal male. L’Unitalsi propone un momento di riflessione, un pellegrinaggio, come quelli che svolge a Loreto ed a Lourdes, per un tuffo nella spiritualità. Data la lunghezza del viaggio, si affida ad una buona dose di comprensione da parte specialmente dei familiari dei fanciulli. La notizia, rimbalzata di città in città, ha raccolto numerose adesioni. Tant’è vero che da più parti dello Stivale, gli aerei sfrecceranno alla volta della Palestina. Il viaggio, momento anche di riflessione, per guardare alla dimensione terrena, in costante cammino verso la patria celeste. La conoscenza della Terra Santa, per riandare alle radici della fede e poter addentrarsi in una consapevolezza, per conoscere meglio l’umanità del Cristo. E per ritrovare la dimensione interiore, lontano dai fasti del consumismo e della commercializzazione della spiritualità.