Salerno: Cirielli scrive a Tremonti in materia di sisma per Auletta e Buccino
Il Presidente della Provincia di Salerno On. Edmondo Cirielli, scrive al Ministro dell’Economia e della Finanza Giulio Tremonti per chiedere l’inserimento nella prossima manovra finanziaria delle proroghe del rimborso IVA per le domande presentate dai Comuni di Auletta e Buccino. Nella missiva, il Presidente scrive: “Faccio mie le richieste già rappresentate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Protezione Civile, dai due Comuni salernitani, relative alla possibilità di: prorogare di ulteriori tre anni il rimborso IVA di cui alla legge 449/97, scaduta il 31/12/2008, per quanti eseguano interventi di adeguamento o miglioramento sismico, dando la possibilità agli stessi di rendicontare nei sei mesi successivi alla scadenza, come determinato dall’art. 19 dell’Ordinanza della Protezione Civile n. 3076 del 3/08/2000; ammettere il rimborso per gli interventi di cui alla legge n. 219/81 e s.m.i. iniziati prima del 31/01/97; consentire la rendicontazione da parte dei Comuni entro un tempo congruo in merito al rimborso IVA per le domande presentate dai cittadini entro il 31/12/2008”. La lettera inviata al Ministro Tremonti, evidenzia, inoltre, le difficili condizioni in cui versa l’economia, “in seguito alla grave crisi che ha investito i mercati internazionali, particolarmente sentita nelle nostre Regioni meridionali, già economicamente fragili, soprattutto, nella Provincia di Salerno, che a distanza di quasi trent’anni dal sisma del 1980 non ha ancora del tutto superate le difficoltà generate da quell’immane tragedia”. La richiesta punta, dunque, ad ottenere l’autorevole intervento del Ministo dell’Economia, al fine di “salvaguardare gli interessi delle popolazioni terremotate della provincia di Salerno, soprattutto, nei Comuni di Auletta e Buccino dove, essendo in corso numerosi lavori in base alla legge n. 219/81 e alla legge n. 226/99, la mancata proroga dei termini legislativi provocherebbe un gravissimo danno ai proprietari, che vedrebbero leso un loro diritto, oramai acquisito”.