Salerno: il cons.De Feo “Turismo marittimo,non opere per S.Matteo”
Il Centro per la Libertà, che fa capo al Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo Gianfranco Rotondi, dopo una breve parentesi estiva, riprende a piena grinta le attività, anche in proiezione delle elezioni regionali, che il marzo prossimo chiameranno alle urne i cittadini campani. Il segretario provinciale del Movimento, nonchè consigliere comunale Ortensio De Feo, dopo un’attenta disamina dello stato in cui versano le spiagge salernitane e l’intero litorale, dissente enfaticamente. “Non è concepibile che una città come la nostra, che può avvantaggiarsi di un turismo balneare in ogni tempo, debba spingere ad emigrare in altri luoghi, a caccia di un mare pulito e di acque cristalline. Lo spettacolo indecoroso, al quale i Salernitani quest’estate han dovuto assistere, è ignobile d’una città che intende potenziare l’economia, in un momento in cui questa è fortemente destabilizzata a livello mondiale. Il sindaco Vincenzo De Luca, puntuale all’appuntamento col Santo Patrono, dà fiato alle opere da inaugurare. Passa dal solarium del sottopasso di Piazza della Concordia, alle scuole, con molta disinvoltura. Rimanendo insoluto il problema dei residenti nella parte orientale della città che, all’approssimarsi dell’inverno, a causa delle forti mareggiate, si ritroveranno a dover arginare di nuovo gli allagamenti. Non è stato drizzato alcun intervento per il ripascimento del litorale. I depuratori, singhiozzanti, rimandando acque scure, hanno fugato i bagnanti, nelle giornate di questa torrida estate, in piscine che alcuni stabilimenti posseggono. Paradossale. In una città di mare, che dovrebbe e potrebbe vivere di tale risorsa tutto l’anno, il ricorso alle vasche d’acqua dolce, perchè il mare inquinato. Il divieto di balneazione, scattato in molti punti a chiusura della stagione. Ciò non è servito a demotivare tanti che, già dal mese di luglio, hanno optato per le coste cilentana ed amalfitana, ai primi segnali di acque salmastre. Salerno, un tempo città industriale, poi passata a roccaforte del terziario. Ancora tanto su cui operare e per i Salernitani, di cui dolersi, altro che fumo negli occhi, come le opere pubbliche, che puntuali a settembre, spesso vengono riproposte pur rimanendo incompiute. E non parliamo solo della metropolitana o della cittadella giudiziaria che, gradino per gradino, rimane quest’ultima ancora statuaria con quattro alberelli davanti, rinnegando l’idea di città turistica.”