Un cellulare per amico
Paese che vai, cellulare che trovi. Ormai una vera e propria manìa. Che tutti amano. E che nessuno lesina. Perfino i giocattoli, riproducono il telefonino. Di qualsiasi modello. Con o senza display a colori. Un oggetto che dà sicurezza e che viene lanciato sul mercato sempre più accessoriato. Il cellulare amico.Una recente indagine ha palesato che teledipendenti, si accaparrano il primo posto taiwanesi e abitanti di Singapore, essendo maggiore il numero di coloro che lo posseggono, rispetto a quanti ne sono sforniti. Per il resto, in altri 11 Paesi, speciale affezione. Privilegiati Russi e Giapponesi. Non vi rinunciano. Sul filo, fiumi di sms, dichiarazioni sdolcinate ed emozioni a pioggia. Un modo di comunicare celere, frettoloso, ma anche fitto di complicità. Se un tempo ambito e riservato solo a determinati ceti, oggi davvero per tutti. Perfino gli anziani, che a volte dimenticano di tenerlo acceso anche in chiesa. Il cellulare non va in crisi nemmeno oggi, che l’economia mette in ginocchio determinati settori. No, lui rimane alto in vetta, sulle classifiche degli sconti super eccezionali, per detenere la concorrenzialità con simili sempre più all’avanguardia. Dal palmare, al semplice modello base, dal guscio rigido, al segretissimo col floppy, un amico di tutte le ore. Offre sicurezza a tal punto che, perfino durante la notte, molti lo tengono acceso sul comodino. Corredato anche di sveglia, agenda, fotocamera, trastullo per molti anche durante la giornata. Le sue svariate funzioni consentono di poter essere usato da chiunque. Una vera estensione della propria fisicità, per dirla con i mass-mediologi, una sicurezza per cui oggi, solo a dimenticarlo, sembra d’aver smarrito qualcosa. Inquietudine ed insicurezza, finchè non lo si recupera. In qualunque punto, reti permettendo, a portata d’indice, per sentirsi in contatto col mondo.Però tra i banchi, no. A scuola, cellulare spento per tutti. Per evitare che video e sms, possano distrarre, facendo calare l’attenzione!