Scafati: la Maggioranza, solidarietà al Sindaco Aliberti
“Le polemiche e le strumentalizzazioni di questi giorni circa le vicende che hanno interessato il Sindaco del Comune di Scafati e il Presidente della Provincia di Salerno, ci inducono a presentare questo documento che non vuole essere di difesa di alcuno, ma solo per affermare “la verità”.Tutta la maggioranza di questo Comune ritiene che il sindaco Aliberti abbia ben interpretato il ruolo politico istituzionale che compete a chi riveste un ruolo “pubblico”. Egli, infatti, interpretando anche il pensiero di tutti noi, ha avuto nella diatriba che vede coinvolto il Presidente della Provincia ed il Ministro Carfagna, un ruolo “super partes”, dichiarando a più riprese che quello che interessa è la fortificazione sul territorio di un partito sempre più grande e più presente, di un partito insomma che veda nella sua accezione più pura “l’interesse della gente, l’interesse del popolo” dichiarando, altresì “le diatribe personali, le lotte interne, le questioni personali” attengono ai singoli individui e non alla collettività. E allora non riusciamo a capire, né a ben definire, quello che è successo in questi giorni. Si è parlato di processo pubblico, di defenestrazione, di rimozione dalla carica di Capogruppo Provinciale, ci chiediamo a chi interessa, a favore di chi depone tale comportamento irriguardoso nei confronti dell’uomo ma ancora più irriguardoso nei confronti di questa maggioranza e dell’intera città di Scafati. Una città, che in occasione delle elezioni Provinciali, seguendo l’impeto e la forza aggregante del Sindaco Aliberti, ha portato al Presidente Cirielli un risultato insperato, mai conseguito nella città di Scafati e forse ai primi posti nell’intera Provincia. In questi giorni poi, si sente parlare di processi sommari, di dichiarazioni forti da parte di collaboratori e staffisti del Presidente della Provincia. Noi tutti crediamo che la politica è l’arte della mediazione, è l’arte del compromesso, è insomma la capacità di sintesi nella risoluzione dei problemi. Eppure tutti quanti noi abbiamo creduto, prima delle elezioni amministrative del 2008, alle indicazioni che ci venivano date dall’On. Cirielli, circa la presenza nelle liste di gente non discutibile, di persone senza pendenze giudiziarie. Abbiamo mantenuto quanto indicato dall’On. Cirielli, abbiamo fatto le liste così come indicato con gente trasparente e senza problemi. Ci siamo accorti oggi, che quanto valeva per noi, non vale quando tocca agli altri. Il Presidente Cirielli, nel suo staff si è anche circondato di persone che oggi qualche problema ce l’hanno. Garantisti quali siamo, crediamo che sarebbe stato il caso di non indicare tali personaggi. Questi stessi personaggi, che oggi si permettono di criticare il Sindaco Aliberti e questa maggioranza. A questi personaggi, al Presidente Cirielli, diciamo noi siamo puri e limpidi, lo eravamo prima, lo siamo oggi e lo saremo domani. Non capiamo, inoltre, perché qualcuno di loro si permette di dichiarare, che sul piano locale non ci saranno ripercussioni. Da questo punto di vista ci sentiamo autonomi nelle decisioni e ancora una volta uomini liberi nel pensiero e nelle azioni, anche se questo dovesse esser vero.Non dobbiamo imparare niente da nessuno, stiamo facendo un’azione amministrativa che tutti ci riconoscono degna e forte nell’interesse della città. Abbiamo da insegnare a chi non riesce a capire la virtù del silenzio tante cose.A tutte queste persone, a quelli che fanno i processi sommari, diciamo che se questo è quello che loro intendono come “Popolo della Libertà” non hanno capito niente e che il vero Popolo della Libertà è quello che è sotto gli occhi di tutti, al comune di Scafati”. Assessori: Giacinto Grandito – Vicesindaco, Stefano Cirillo, Guglielmo D’Aniello, Pasquale Coppola, Mario Santocchio. Consiglieri: Michelangelo Balzano, Antonio Carotenuto, Sabato Cozzolino, Raffaele Di Rosa, Francesco Di Somma, Antonio Faiella, Alfonso Fantasia, Giancarlo Fele, Andrea Granata, Andrea Inserra, Gennaro Iovino, Michele Izzo, Luca Celiberti, Camillo Testa, Antonio Pignataro, Mario Ametrano