Cava de’ Tirreni: il sindaco Gravagnuolo “Per le regionali, De Luca”

Dopo i congressi del Pd, il punto della situazione settiminale col sindaco di Cava de’ tirreni, Luigi Gravagnuolo.1) Le mozioni del Pd hanno evidenziato 3 diversi modi di guardare al centro-sinistra e di riprendere in pugno le sorti nazionali. Bersani, il maggior favorito perchè? Perché è quello che al momento dà più affidabilità sul piano organizzativo e su quello della costruzione delle alleanze a breve termine. 2) Franceschini ha raccolto un’eredità veltroniana non facile. Forse un po’ di comprensione maggiore nei suoi confronti, non avrebbe guastato.. Ma Franceschini è una persona di notevole spessore ed ampliamente stimata nel nostro partito, anche per aver saputo assumersi responsabilità gravi e per aver guidato il partito in un momento difficilissimo. Senza alcun dubbio resterà tra i protagonisti del PD per i prossimi anni. La scelta di Bersani non ha niente a che vedere con l’irriconoscenza, ma attiene solo all’indirizzo politico. 3) Il Pdl, a Cava de’ Tirreni, ha tenuto da ridire in merito al ruolo dei revisori dei Conti, come sono andati realmente i fatti? E’ andata che, sulla scorta di una giurisprudenza al momento non consolidata, tuttora contraddittoria, ma con sentenze prevalenti che obbligavano i Comuni a comporre i collegi dei revisori con la presenza obbligatoria di un ragioniere, abbiamo votato due commercialisti ed un ragioniere. Quest’ultimo è risultato eletto pur avendo ottenuto meno voti di un altro commercialista proprio in virtù di questa norma. La commercialista esclusa ha fatto ricorso al TAR e nelle more il Consiglio di Stato ha emesso una ulteriore sentenza che fa ora pendere la bilancia dalla parte della tesi per la quale la riserva per il commercialista non è dovuta. Il TAR quindi, riservandosi un approfondimento di merito, ha ordinato al Comune cautelativamente di proclamare eletta la commercialista ricorrente al posto del ragioniere. Noi abbiamo ottemperato, tutto qui. 4) Autunno caldo per la crisi economica. Anche a Cava de’ Tirreni serrande abbassate? A Cava finora stiamo reggendo, anzi c’è una sensazione generale di ripresa. Non riesco al momento a capire alla lunga come andrà. Certo è che sono preoccupato e che sto mettendo in campo ogni iniziativa utile per fronteggiare la situazione. 5) Recentemente il transito dell’ex ass. prov. Stanzione sotto l’ala di Di Pietro. Da consolidato uomo di sinistra, quale lettura? Di Pietro sta costruendo il suo partito con le tecniche del franchising. Lui, con le sue issues nazionali, posiziona il marchio e costruisce lo spazio per esso nel mercato elettorale. Poi sui territori chiede ad esponenti politici di consolidata esperienza se vogliono avvantaggiarsi di tale spazio e del marchio, aggiungendo ai voti di opinione i loro voti organizzati. Pasquale Stanzione ha aderito. La “formula Di Pietro” peraltro si sta rilevando di una certa efficacia, ancorché inusuale per la cultura politica della mia generazione. 6) Il centro-sinistra ancora non ha chiare le idee sulla candidatura al governatorato regionale, ma Salerno punta su De Luca. Su De Luca credo che puntino tutti coloro che in Campania si augurano una svolta politica basata sulla concretezza, sulla concentrazione sulle realizzazioni e sul bando alle chiacchiere. Io sto con De Luca. 7) Il Pdl sempre più in conflitto. Nei giorni scorsi, il passaggio del Ministro Carfagna salutato per le note di solidarietà calcistiche dal sindaco De Luca a Palazzo di Città. Il grande assente, in toto l’ente provincia. Problemi di un altro schieramento. Non mi interessano. 8) A Cava de’ Tirreni trombe amministrative per il prossimo anno? A Cava io sento queste trombe dal giorno dopo il mio insediamento. Non mi hanno mai spaventato, né disorientato, né deconcentrato dal lavoro. Ho sempre risposto che il problema per la mia amministrazione non è “durare”, ma governare bene e produrre miglioramenti per la città. Fin quando ci saranno le condizioni politiche perché ciò avvenga, come ci sono ora, continueremo; se non ci saranno più, ne prenderò atto e ne trarrò le conseguenze. Con assoluta serenità, nella convinzione che è meglio non fare, che fare male. Io sarò sindaco fino a quando avrò la convinzione di poter fare bene, non un minuto di più.