Vergogna, ancora italiana?

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Vergogna bisogna urlare. Se vero quanto sta emergendo dalle rivelazioni fiume della D’Addario. A proposito d’escort lesbiche, di festini in cui l’unico gusto, il piacere sensuale, senza costi. Nella sagra orgiastica del lusso, dove il potere s’arroga ogni diritto ed il lusso, non optional per ottenere, il vizio, che non eleva l’uomo, quando è depravante negl’istinti.Non solo Libertà di Stampa da esigere sull’accalcata Piazza del Popolo, implorante l’abolizione del bavaglio mediatico. Tra le stizze del Cavaliere, cocciutamente assertore che solo nel nostro Paese esiste tale diritto: di parlare tanto. Annozero con la Patrizia, docet! Dinanzi alle rivelazioni, alle registrazioni, alle dinamiche mediatiche che ultimamente impazzano. Dal monopolio informatico del premier, al vittimismo del propagandismo della sinistra. Escort e soubrette, in corsa o insediate in ruoli politici, trascinanti per il Paese. Superata ogni misura. Mai accaduto che il teatrino della politica, prolungasse così tanto la privacy politica dei governanti. E che sbucassero donnine allegre,  madonne fiorentine spente, a rivelare particolari piccanti. Se il privato, deve giocoforza appartenere al singolo, il pubblico dev’esser garantito. Se invece, s’invischia a tal punto col pubblico, da imporlo, il vizio è di fondo. Il problema, proprio questo. Non solo sulla legittimità o meno di detenere tali atteggiamenti nel proprio privato, al di là se s’incarnano o meno in ruoli istituzionali, quanto il fatto che in funzione di tali leadership,  si vogliano imporre “i propri vizietti”, “le proprie passioncelle”, al Paese. Senza maschere puritane, la fedeltà coniugale, va tutelata nel proprio quartier generale. Come la gestione della propria sessualità. Ma  Veronica Lario, amnesia del momento voluta, a riguardo della sua provenienza,  ha innescato una bomba ad orologeria non solo per la sua “remissività” dinanzi “alle malattie” del premier. Già da tempo aveva messo in allerta su determinate donzelle, trapiantate poi nell’attuale Governo. Aveva lanciato perfino il guanto di sfida, con le famose epistole a Repubblica. Insomma, il re della comunicazione, detentore di Mediaset e non solo, vittima del suo stesso strumento di potere. L’informazione, un boomerang che può ritorcersi proprio nel momento in cui sembra che tutto sia sotto controllo. Recentemente il panorama mediatico, troppo ingolfato da tali beghe. Da Feltri all’Avvenire di Boffo, dalla Noemi alla D’Addario. Mentre il Paese s’inginocchia dinanzi alla crisi economica, ai tagli al mondo scolastico, festini orgiastici e droga,  a piede libero nei santuari del lusso. Nelle magioni in cui lo Stato cotituisce il potere di arrogarsi ogni diritto. Nel momento in cui l’immigrazione continua a bersagliare il nostro Stivale e gli spazi diventano sempre più asfittici, le vetture blu strombazzano il  primato a livello europeo. E donne, di dubbia moralità, candidate a seggi europei. I tagli, sempre alla base. Il vertice, ben arroccato e sempre pronto a barattare “piaceri” con cariche politiche. Il dramma italiano. Che siano balzate alla cronaca nazionale addirittura delle escort,  un tempo additate, evitate. Bollate, da vituperi. Non c’è più decoro. Limite. Verrebbe da chiedersi se l’amoralità, sia la folle di casa, questa sconosciuta! Dinanzi all’assenza di freni inibitori e di remore nel dichiararsi di svariate tendenze sessuali, pretendendo di voler continuare a vivere enfatizzando ruoli dai quali si pontifica o ci si erge a paladini di verità. E di Vita. Di pseudo verità, imbastite a proprio uso e consumo, per liceizzare pecche o limiti. Per dichiarare parità di diritti gay, anche nell’ adozione di figli, sotto lo stesso tetto. La vergogna, davvero, non più degl’Italiani. Già tempo fa, tronfi d’aver eletto, al governo nazionale, l’onorevole Ilona Staller, con tanto di coroncina sui capelli biondi. In arte Cicciolina! Un po’ di bon ton, non guasterebbe, almeno in materia d’etica. Non per spacciarsi per moralisti!

3 pensieri su “Vergogna, ancora italiana?

  1. Sinceramente, ed è probabile che dipenda dalle mie limitate capacità, non ho compreso il fine e la morale dell’articolo. E’ possibile un chiarimento??
    Cordiali saluti!!!

  2. Impossibile, rilegga allora…solo il finale, mi creda gentile lettore…lapalissiano!

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