RdB Cobas: loro chiacchierano noi scioperiamo

 Dalla concertazione alla complicità Angeletti, Bonanni, Epifani, Marcegaglia e Tremonti, fanno pagare la crisi ai lavoratori, dai fondi pensione ai contratti di disponibilità, lo scudo fiscale ai ricchi – lacrime e miseria ai poveri, dalla precarietà ai licenziamenti di massa dei precari. Accordi del luglio 1993, protocollo sul Welfare luglio 2007, legge 133 – finanziaria triennale luglio 2008. Chiediamo: blocco dei licenziamenti e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; aumenti consistenti di salari e pensioni, introduzione di un reddito minimo garantito per tutti/e; aggancio dei salari e pensioni al reale costo della vita; cassa integrazione almeno all’80% del salario e reddito per i lavoratori ” atipici”; mantenimento del permesso di soggiorno per gli immigrati/e; abrogazione della Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza; sostegno al riassetto idrogeologico, alle energie rinnovabili, al risparmio  energetico e contro il nucleare. NO alla privatizzazione dell’acqua e all’incenerimento dei rifiuti. Vogliamo: la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, delle scuole, dei trasporti, l’annullamento della riduzione delle sanzioni per chi causa morti sul lavoro, gravi infortuni e malattie professionali;il ritiro immediato dei tagli di posti, classi e orari nella Scuola pubblica e  della legge Aprea; l’assunzione a tempo indeterminato dei precari e la ripubblicizzazione dei servizi;investimenti in un milione di alloggi popolari, tramite utilizzo di case sfitte, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare pubblico,il blocco degli sfratti, canone sociale per i bassi redditi; il diritto di uscita immediata per gli iscritti/e dai fondi-pensione chiusi; il ritiro della riforma Brunetta; fermare l’aumento dell’età pensionabile per le lavoratrici della P.A.; la difesa del diritto di sciopero; la fine del monopolio oligarchico di Cgil-Cisl-Uil sulla rappresentanza e i diritti sindacali, contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare; pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori, rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro e a livello regionale/nazionale. Cub, Cobas e SdL hanno indetto uno sciopero generale di 24 ore di tutti i lavoratori pubblici e privati per il 23 ottobre. Le organizzazioni di base ritengono indispensabile una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso,  ai massicci tagli alla scuola pubblica con l’espulsione in massa dei precari, alla chiusura di aziende, alla ipotesi di gabbie salariali e all’attacco al contratto nazionale che, nella ritrovata unità dei sindacati concertativi, lascia solo il sindacalismo di base a difenderne il carattere unitario e solidaristico; al tentativo in corso di rendere i lavoratori subordinati ai destini delle aziende, alla xenofobia  e al razzismo che il governo sta spargendo a piene mani.

Patto di Base Salerno

Cobas – CUB – SdL