Cava de’ Tirreni: lavori per la fruizione idraulica

Lavori per il ripristino della funzionalità idraulica dei valloni Bagnara, Breccelle e Casalonga, mediante la realizzazione di opere di difesa longitudinali e trasversali nella frazione S. Anna. Con la Delibera di Giunta Comunale n. 557 del 24/11/2003 si approvava il progetto preliminare dell’intervento di importo complessivo pari a 500.000,00 euro, che individuava le opere di sistemazione idraulica più urgenti e indifferibili nei tratti terminali dei valloni Breccelle e Casalonga e nel tratto iniziale del vallone Bagnara, attraverso opere longitudinali e trasversali. Tale progetto inoltrato alla Regione Campania non risultò tra quelli finanziati con i fondi POR 2000/2006.A seguito della pubblicazione dell’invito a manifestare interesse pervenuto dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Salerno, il Comune inviava il progetto preliminare su descritto, per l’ottenimento di un finanziamento nell’ambito della riprogrammazione delle risorse destinate ad interventi compatibili con la legge 11/96.Con Delibera di Giunta Provinciale n. 543 del 12/12/2007 il progetto dell’intervento denominato Ripristino della funzionalità idraulica dei Valloni Bagnara, Breccelle e Casalonga alla frazione S. Anna veniva assentito, previa stipula di apposito Accordo di Programma, nell’ambito di una più ampia riprogrammazione delle risorse assegnate ai sensi delle leggi regionali n. 55/81 e n. 42/82.In data 30/01/2008 il Comune di Cava de’ Tirreni stipulava l’Accordo di Programma con la Provincia di Salerno – Settore Attività Produttive.In data 25/05/2009 venivano consegnate le aree all’impresa Fo.Di. Costruzioni, aggiudicataria dei lavori.In prima fase si procedeva al disboscamento degli argini delle aste Bagnara, Breccelle e Casalonga, al fine di verificare puntualmente lo stato dei luoghi e unitamente procedere alle attività topografiche plano-altimetriche.Una volta redatto il rilievo topografico dell’intera area interessata, si è proceduto alla sovrapposizione del rilievo  utilizzato per la redazione del progetto esecutivo ed il rilievo attuale. Purtroppo detti rilievi hanno denunciato una situazione planimetrica dei corsi d’acqua vistosamente diversa da quella prevista in fase di progettazione esecutiva.La diversità deve attribuirsi alle continue “manipolazioni” da parte dei proprietari confinanti i corsi d’acqua, unitamente alla consequenziale erosione e al trasporto di materiale solido.Dallo studio dei rilievi unitamente a numerosi sopralluoghi, si è rilevata la necessità di rimodulare il piano di intervento in quanto le opere così come previste non rispondevano alle finalità a  loro attribuite.In particolare per l’asta Bagnara si è anticipato planimetricamente l’intervento previsto delle gabbionate a protezione delle sponde fluviali estendendolo anche a parte del versante in destra idraulica con riconfigurazione del letto fluviale nel tratto interessato mediante l’apposizione di una platea in calcestruzzo ciclopico, avente la funzione di facilitare il deflusso delle acque con evidente protezione delle gabbionate spondali e delle opere di sostegno alla vicina strada comunale.Su quest’ultima sponda si è reso necessario prevedere una sistemazione di ingegneria naturalistica, costituita da terrazzamenti protetti da appositi paletti in castagno e trecce di giunchi, tali da creare delle balze per poi avere la  possibilità di inerbimento.Dai sopralluoghi e dai rilievi viene evidenziato che l’incrocio fra le tre aste Bagnara, Casalonga, Breccelle, luogo origine dello straripamento che causò forti danni nel 2003, si presenta fortemente alterato dalla mano dell’uomo.Nel dettaglio, nell’area dell’incrocio le sezioni fluviali si presentavano insufficienti in quanto l’apporto di materiale solidi ne aveva completamente ristretto le sezioni, a ciò si deve aggiungere la presenza di ammassi terrosi in adiacenza alle aste fluviali.Tale situazione, cioè la quasi ostruzione della sezione del Breccelle e del Casalonga, ha reso necessario, in via prioritaria, studiare una soluzione “sicura” che  garantisse, anche nella massima piena, lo smaltimento in sicurezza delle portate idrauliche. Pertanto sono stati realizzati due canali in c.a. a forma di U, che oltre a garantire la stabilità geotecnica dei terreni spondali, garantiscono che le portate  idrauliche, anche in condizione di massima, siano smaltite in tutta sicurezza.Lo straripamento del Breccelle, che causò moltissimi danni, fu originato dalla ostruzione del tubo di diametro insufficiente, posato incautamente da un privato cittadino nella sezione fluviale senza alcuna autorizzazione.Pertanto sono state realizzate delle briglie a traversone per ridurre l’energia cinetica dell’acqua, gabbionate a protezione delle sponde e per una regolare regimentazione delle acque oltre a delle viminate in legno di castagno per la sistemazione della scarpata del vallone Bagnara.I lavori complessivamente ammontano ad € 244.475,73 oltre iva al 20 % al netto del ribasso del 33,933%