Sos, cercasi lavoro!
Un freddo…da cani! Si battono i denti in questi giorni, in cui anche l’Etna s’è incappucciato, fuori ricorrenza. Il picco gelido, ha congedato l’estate. Repentinamente, dalle t-shirt e bermuda, ai cappucci e piumini. Naturale ricercare il calduccio. il tepore dell’amico gasolio domestico, delle stufe d’un tempo o della grezza carbonella nel braciere. Anche se col monossido, ancora si muore. Nel rione Sanità, a Napoli, le esalazioni killer, causa del decesso di Elvis Junior, 6 anni, mentre la madre di Capo Verde, quarantenne, sballottata tra lavoretti vari, per vivere dignitosamente col suo frugolo, lotta per la sopravvivenza. La povertà, ha la vista lunga. Ed ancora rinserra casi che in una città come Napoli, ostentante lo snobismo di Chiaia, ancorata alla pittoresca Posillipo, si tingono d’inverosimile. Quando si vive agiatamente, il resto sembra lontano dall’uscio della propria casa. Certe miserie, sfidano la politica querula. Interrogano coloro che si senton preposti a novelli samaritani, delle cause deboli. Abbiamo sempre molta cura per i commenti che i lettori ci fanno pervenire. E quando questi sono delle legittime richieste, volentieri ci rendiamo cassa di risonanza per le loro esigenze. Contrariamente al travisamento di notizie, ancora in voga tra certi colleghi giornalisti, che credon di balzare alla storia mediatica, alterando e soggettivamente interpretando i fatti in maniera strumentale, ci limitiamo a riferire, spesso e volentieri, quanto ci vien dichiarato. In tale ottica crediamo che sia doveroso accogliere l’appello del nostro lettore Sasa, che emerge tra i commenti sulla sua disponbilità a lavorare. I suoi interrogativi, sul perchè di pluralità stipendiali, al contrario di penuria in altri nuclei familiari. Lasciam passare l’interrogativo a chi di dovere. Anche noi attendiamo la risposta, da quella destra o da quella sinistra, come scrive Sasa, che s’armano di paroloni, nel momento in cui devon salire sul carro dei vincitori. Il nostro lettore chiede al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, di poter lavorare. Noi ci auguriamo che la sua richiesta venga accolta…chissà, a Natale, oltre alle luminarie, anche la strenna di un’occupazione, per poter vivere, non stonerebbe!