La morale laica

 

Angelo Cennamo

Non si sono ancora spenti gli echi delle “cene allegre” organizzate da Silvio Berlusconi nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli, che si torna a parlare di sesso e politica. La vicenda erotico-giudiziaria che ha coinvolto Piero Marrazzo, oramai ex presidente della Regione Lazio, tiene banco su tutti i giornali e si arricchisce di nuovi particolari. La procura di Roma sta indagando sulla presunta estorsione praticata da 4 carabinieri ai danni del malcapitato governatore, e sulla cocaina rinvenuta all’interno del bordello di via Gradoli. Su altri fronti, la magistratura napoletana ha rinviato a giudizio il presidente del consiglio regionale campano, Sandra Lonardo per il malaffare dell’Arpac, considerata dagli inquirenti una sorta di feudo della famiglia Mastella. Mentre i magistrati baresi hanno messo sotto inchiesta l’intera giunta regionale pugliese per un giro di mazzette legate alla sanità locale. Ed ancora, a Castellammare di Stabia, un consigliere comunale del Pd è stato assassinato da un suo collega di partito. Nelle stesse ore in cui apprendiamo che le coste calabresi risulterebbero inquinate da rifiuti altamente tossici, depositati non si sa dove e come da navi fantasma, nella totale indifferenza delle amministrazioni territoriali. I fatti e misfatti che riempiono le pagine dei giornali sono tanti, e la magistratura avrà il suo bel da fare per accertare le responsabilità e fermare i colpevoli. Si tratta di episodi gravi e sconcertanti che ci inducono ad una riflessione più approfondita sul tempo e la società in cui ci è dato vivere, e sulle prospettive etiche con le quali non solo il nostro paese, ma  l’occidente tutto, l’agglomerato degli stati più evoluti, civili e liberali del pianeta intende costruire il proprio futuro. Il terzo millennio è appena cominciato; le ideologie del novecento sono crollate con il muro di Berlino – simbolo dell’utopia comunista – e con esse sembrano essere svaniti anche i valori e i disvalori che hanno attraversato l’ultimo secolo. Prima il fascismo, poi il marxismo hanno lasciato il passo ad un nuovo agire. Anche il cristianesimo naviga in brutte acque, divorato da una secolarizzazione progressiva e progressista, ma anche da una crisi di vocazioni che non accenna ad arrestarsi. Ed il nichilismo, del quale abbiamo sentito parlare fin dai primi anni ’80 – tempo di leggerezza e di effimera superficialità – ci è piombato addosso come una cappa ineludibile. Quali sono, oggi, le basi idealistiche sulle quali poggia la nostra comunità e con le quali l’uomo moderno intende confrontarsi? Nessuna, all’infuori dell’utile. E’ l’utilitarismo l’ultima vera ideologia davanti alla quale l’umanità contemporanea ha chinato il capo ed alzato le mani in segno di resa. Il suo paradigma è l’esasperato bisogno di denaro e di potere per prevalere e prevaricare le aspettative altrui. In questa dimensione, l’essere è assiduamente mortificato dalla categoria dell’avere, unica vera garanzia per la tutela dei diritti. La storia ci ha insegnato che l’occidente ha attraversato momenti terribili : guerre, devastazioni, olocausti. L’approdo alla democrazia liberale segna, come scrive Fukuyama, la fine della vicenda umana. Siamo uomini liberi, conosciamo e difendiamo le nostre conquiste civili. Ma senza valori che senso ha la nostra libertà? Abbiamo sperato e creduto che la società laica e liberale potesse sviluppare una sua morale, da aggiungere o contrapporre a quella religiosa. Non è accaduto. La morale laica stenta a farsi riconoscere. Non riesce ad affermarsi tra le pieghe della legalità e dello stato di diritto. E’ troppo debole, e si lascia sopraffare dal vantaggio materiale, anche quello più effimero. E’ inconsistente come la coscienza che la muove, riottosa alla rigida osservanza, e paludosa al primo richiamo del vil denaro. E’ questo il vero dramma dei nostri tempi.  

 

6 pensieri su “La morale laica

  1. Dalle carte del Gip esce fuori che mister M. , governatore della Regione Lazio per volontà del popolo ignaro, concordò la prestazione del trans Natalie per 5.000 (cinquemila euro). Intanto scoppia la guerra tra i trans di Roma, tutte abituali accompagantrici-accompagnatori di mister M. Ci sarebbero altre foto, molte foto compromettenti in giro con diversi trans. Secondo le dichiarazioni mister M. ha speso decine di migliaia di Euro con loro, alcune-i avrebbero fatto una fortuna. Questo è gossip, sono fatti privati? Il governatore di una regione che se ne va in giro di notte a imbarcare trans è un fatto pubblico o privato? E che forse facesse uso di droga è anche un fatto privato? E’ importante tutto questo. Dobbiamo chiederci se le abitudini sessuali e la morale privata possa essere discrimine per la carriera politica di un eletto dal popolo. Perchè il cittadino comune , alla fine, si chiede: ma in mano a chi stiamo? Ed ha diritto ad una risposta. Io personalmente sono interdetto, aborro il linciaggio mediatico ma credo che il comportamento di un uomo delle istituzioni debba valere anche come modello. Quando Natalie, trans-prostituta, dichiara alla stampa: io e M. eravamo fidanzati da 7 anni, cosa dobbiamo pensare?

  2. Ma cosa dice, con questo vuol salvare la faccia a Berlusconi, smettetela non siete delle vittime, mi meraviglio di lei avvocato, lei ha capacità per scrivere delle cose più intelligenti. Finiamola con queste morali anti comunuste. Dai ci provi!!!

  3. …..e se i 5.000 euro fossero soldi della collettività? Allora sì che non siamo più nel privato perchè se si utilizzano soldi pubblici per andare a “trans” o a “put” non siamo più nel campo del gossip.

  4. Gentile Ciro S.,
    il senso dell’articolo non è quello di contrapporre la morale berlusconiana a quella “comunista”. Il tema affrontato è un altro : il fallimento della morale laica rispetto a quella religiosa.

  5. Apprezzabilissimo il contenuto dell’articolo, sul quale non c’è da fare alcun appunto. Al contrario, c’è solo da riflettere. Complimenti.
    Altrettanto apprezzabili l’equilibrio e la “pazienza” di Cennamo nell’ esplicitare il senso dell’articolo ad un lettore che ha espresso un giudizio superficiale e un pò “sgangherato”.

  6. CARO ANGELO, NUOVO MILLENNIO NUOVA CORSA … DICE IL GIOSTRAIO … SI RICOMINCIA … AL GABINETTO TUTTE LE DURE E FATICATE CONQUISTE DEGLI UOMINI, DEI POPOLI. A TUTTA BIRRA VERSO UN BEL MEDIOEVO (MEDIATICO) … AI NOSTRI POSTERI … GRANDI E BELLE COSE?
    ERY

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