Scafati: sospensiva del Tar sulla demolizione piazzetta del Gesù

Tardano ad arrivare le ruspe presso la piazzetta “Del Gesù” di S.Pietro, oggetto di una delibera a firma dell’esecutivo del Sindaco Pasquale Aliberti, che ne ha determinato la presa di possesso giuridica, avvenuta mediante l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’Ente, la conseguente trascrizione di un’ordinanza di demolizione e successiva gara d’appalto per l’affidamento dei lavori del centro polivalente. A bloccare l’iter che avrebbe dovuto condurre all’abbattimento della piazzetta per lasciare il campo libero alla costruzione del centro polivalente per anziani previsto nel piano triennale delle opere pubbliche 2001-2003, una sospensiva del TAR rispetto all’ordinanza di demolizione, motivata da un presunto difetto di notifica dell’ordinanza di demolizione n.1762 del 2007, provvedimento risalente alla Giunta Bottoni. “Non possiamo rischiare di perdere questa grande opportunità.  – ha dichiarato il Sindaco Pasquale AlibertiAbbiamo lavorato tanto affinché si potesse procedere nella realizzazione del centro polivalente di S.Pietro, recuperando per i capelli un finanziamento che la precedente amministrazione aveva perso e mettendo in atto tutte quelle procedure, quali la presa di possesso, l’ordinanza di abbattimento e la gara di appalto atte a garantire l’inizio dei lavori entro il 31 dicembre, data entro la quale è possibile sfruttare il finanziamento della Regione Campania. Alla luce di questa scadenza importante, chiederemo al TAR di anticipare l’udienza prevista per il 14 gennaio 2010 e nel frattempo ripeteremo l’ordinanza  di demolizione della piazzetta in questione. Se dovesse risultare veritiero il vizio di notifica dell’ordinanza del 2007 sarebbe molto grave perché significherebbe che la precedente gestione non ha prestato l’attenzione dovuta ad una questione di grande importanza per la città e che, oltre a perdere il finanziamento ha agito con grande superficialità e incapacità. La perdita del finanziamento, sarebbe per la città un boccone troppo amaro da digerire. Se così fosse, la responsabilità sarà ricercata, senza sconti, in chi ha commesso tale negligenza”.