Regionali:Del Mese “Corsa all’Udc, favorito De Mita governatore”

Inizia la corsa verso Palazzo Santa Lucia. L’Udeur, alla luce delle recenti inchieste che nei giorni scorsi hanno coinvolto la presidente Sandra Lonardo, l’europarlamentare Clemente Mastella ed altri componenti del Campanile, si muove come se nulla fosse avvenuto. Tra i papabili alla poltrona regionale di consigliere, il vicesegretario naz. del Partito, Paolo Del Mese. Alla sua candidatura ufficiale, risponde Ni, facendo intendere che il suo impegno ci sarà, ma che dipende solo da lui partecipare direttamente con l’inserimento in lista. “Lo stato dell’Udeur è buono- commenta Del Mese-.il Partito gode di buona salute, checché ne dica la gente. E si prepara ad una competizione forte e leale, al di là del listino, sulle cui sorti sarà solo la Corte di Cassazione, a dicembre, a decretare. La decisione è comunque per noi ininfluente. Tutti ora corteggiano l’Udc, facendo il gioco di Ciriaco De Mita. L’abilissimo stratega, da consumato politico, non disdegna l’idea che alimentando la confusione, nei rispettivi schieramenti,  per posizione ondivaga che il Partito di Casini palesa, possa scaturire una soluzione che coinvolga direttamente la sua candidatura al governatorato regionale. Tenuto conto anche delle attuali difficoltà che il Pd incontra, nell’individuare un candidato presidente, nella convinzione che senza il Centro, nessun schieramento sia vincente. Nel gioco delle parti e degli equilibri, anche l’Udeur riveste un ruolo determinante sul risultato finale. In merito alle attese, c’è da dire che alla luce dei ripetuti tentativi provinciali, col presidente Cirielli, per un maggior coinvolgimento del Campanile nella rosa di Palazzo Sant’Agostino, per le regionali si stipuleranno patti chiari fin dall’inizio. Per ricevere garanzie ed interventi idonei a conferire all’Udeur, quel ruolo che gli compete. Le trattative per le regionali quindi, rimetteranno sul tavolo la questione provinciale. Finora comunque s’azzardano candidature e non si parla del futuro regionale, nonostante problemi a iosa: disoccupazione, Sanità, infrastrutture, ambiente. Per ridar dignità alla politica, urge confronto programmatico tra tutte le parti in gioco, per rilanciare la Campania che, con i suoi tesori architettonici e storici, ha tanto da poter dare. Nella cernita dei candidati presidenti e dei consiglieri regionali, urgre prender coscienza che va individuata una classe politica che faccia della responsabilizzazione il suo metodo comportamentale, tenendo presente soprattutto che, col federalismo fiscale, saremo esclusivamente noi gli attori ed i protagonisti del futuro. Diversità rispetto al passato, in sinergia sull’individuazione di parametri di tale diversità. Troppo facile dire che occorre il nuovo, parola vuota se non vengono indicati con precisione i caratteri di questo tanto auspicato nuovismo.”