Baronissi:Exposcuola, chiusura con Magdi Cristiano Allam
Oltre 10mila visitatori in quattro giorni; 80 espositori; oltre 70 tra laboratori ed ehibit; e poi spettacoli, lezioni magistrali, concorsi, percorsi didattici per docenti, gare sportive, concerti, coreografie e danze… Sono stati questi gli ingredienti e i numeri della X Edizione di Exposcuola, il salone del confronto tra le proposte formative dell’Europa e del Mediterraneo che si è chiuso questa mattina al Campus UNISA di Baronissi.Una giornata, quella conclusiva, dedicata ai temi della Memoria e del Divenire e che ha avuto il suo culmine nella partecipazione del giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam. Nel corso dell’incontro/intervista che lo ha visto sul palco dell’Area Eventi del Village, Allam si è confrontato con una ricca e appassionata platea di docenti e studenti sul tema dell’intercultura e dell’integrazione. Una panoramica a 360 gradi sulla società di oggi, con un riferimento particolare all’importanza della verità come garanzia di libertà per tutti. “Se acquisiamo il principio per cui la verità la diciamo solo se opportuna – ha detto – ci sottomettiamo in casa nostra. Libertà e verità sono un tutt’uno: dobbiamo ricercare la verità e difendere a tutti i costi la libertà”.“Sono sempre stato me stesso – ha aggiunto riferendosi alla sua esperienza di vita, in particolare alla sua conversione al cristianesimo – e ho sempre ritenuto che si dovesse in modo chiaro e forte testimoniare la verità. L’ho fatto attraverso la scrittura per trent’anni e ho ritenuto di doverlo fare in maniera ancora più forte attraverso l’azione”.A Magdi Cristiano Allam è andato il quinto e ultimo Premio Internazionale alla Cultura Exposcuola 2009. A salire sul palco anche il sindaco di Baronissi Giovanni Moscatiello, che ha scandito il suo intervento dopo l’intervista ad Allam, citando dapprima il filosofo Norberto Bobbio per sottolineare come si possa mutare il proprio pensiero, in questo caso politico, rispetto alle dinamiche sociali ed economiche che attraversano la realtà quotidiana. «Ricordo quando avevo 14 anni e vivevo nell’ideologia del comunismo. Ho cambiato idea nella stessa misura in cui, come dice Schopenhauer, solo le mucche non lo fanno. E l’ho fatto verificando, con mano, che quegli ideali e quelle linee ideologiche non erano compatibili con il modello di libertà delle persone».In mattinata, il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli ha consegnato un riconoscimento ai protagonisti del Progetto “I Longobardi”.Avviato già da diversi anni nell’ambito delle azioni di Exposcuola, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Caserta e Benevento e l’Istituto Buonarroti di Caserta, il progetto mira a formulare nuove ipotesi di gestione del patrimonio turistico sulle tracce dei Longobardi, costituendo una rete di scuole disseminate nei luoghi d’Italia accomunati dalla presenza nel passato dei Longobardi. Chiude dunque i battenti il Decennale di Exposcuola, con numeri e contenuti che ancora una volta rilanciano l’importanza di un’azione divenuta in dieci anni punto di riferimento nazionale in fatto di strategie educative, nel tentativo di stringere rapporti e favorire confronti che possano aiutare il Mezzogiorno a superare ritardi e difficoltà. Ora si guarda al futuro.