Epilessia a convegno
Martedì 10 novembre, a partire dalle 9,30, nell’Aula Magna del Parco Tecnologico del Neuromed, ente di rilevanza nazionale e di alta specialità per le Neuroscienze, si terrà un convegno di formazione medica dal titolo“ Epilessia, osservare le crisi”. Responsabile scientifico del convegno è il Prof. Mario Manfredi, Vice-direttore scientifico dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli e Professore Emerito di Neurologia all’Università “La Sapienza” di Roma. Destinato a medici neurologi, medici di medicina generale, infermieri e fisioretapisti questo convegno è stato dettato dalla necessità di divulgare l’attività di osservazione di questa malattia che ormai coinvolge sempre più la popolazione europea. L’1% della popolazione mondiale è affetta da epilessia, ne esistono 200 forme diverse e colpisce tutte le età, prevalentemente l’infantile e la giovane-adulta. L’epilessia è una sindrome patologica caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche, dovute ad un’ iperattività delle cellule nervose cerebrali. Si verifica infatti, paradossalmente, un eccesso di funzione del sistema nervoso: alcune cellule del cervello incominciano a lavorare ad un ritmo molto superiore al normale, producendo la cosiddetta scarica epilettica (che si registra con l’elettroencefalogramma) e la crisi epilettica (che si riconosce dal resoconto o con l’osservazione del paziente).Al convegno interverranno numerosi esperti tra cui il Dott. P.P. Quarato che illustrerà le metodiche video EEG, il Dr.ssa. J. Fattouch (neurologa in forza al Dipartimento di Neuroscienze di Roma, ove lavora sotto la guida della dr.ssa Giallonardo; è una esperta di EEG soprattutto di regiastrazioni EEG di 24 ore) che indicherà come registrare le crisi nell’ ambiente domestico,la Dott.ssa A. Mascia che relazionerà circa la Semiologia delle epilessie parziali, il Dott. A.T. Giallonardo e il Dott. B. Di Bonaventura. Al termine del convegno si terrà una tavola rotonda per discutere di eventuali casi clinici.I pazienti che beneficiano della monitorizzazione VEEG (registrazione simultanea EEG e video) sono quelli che hanno un’epilessia farmacoresistente ( persistenza delle crisi per più di due anni nonostante un adeguato trial di 2 o più farmaci antiepilettici in mono o politerapia). La monitorizzazione insieme ad una più ampia e complessa valutazione prechirurgica è volta ad identificare una potenziale area epilettogena unica responsabile della epilessia, valutazione volta a poter indicare in casi selezionati un intervento chirurgico resettivo. La monitorizzazione 24 ore su 24 viene eseguita in ambiente ospedaliero dove è presente una equipe composta da neurologici epilettologi, psichiatri, neuropsicologi, neurochirurghi, tecnici di neurofisiopatologia e personale infermieristico particolarmente addestrati alla gestione del paziente in corso di crisi epilettiche. Una volta registrate le crisi in numero sufficiente e aver collezionato altri dati strumentali e clinici il caso viene discusso da una equipe multidisciplinare per decidere una eventuale strategia chirurgica.