Salerno: l’ass.prov.Andria ed il credito agevolato
La Provincia di Salerno si fa promotrice dello sviluppo economico territoriale con una proposta alle Banche ed alle Imprese, sull’accesso facilitato al credito. Stamani nella Sala “Marcello Torre” di Palazzo Sant’Agostino, l’Assessore alle Attività produttive, Generoso Andria, il dirigente di settore, Domenico Ranesi, il consigliere di maggioranza, Sebastiano Odierna, ed il dottor Claudio Pisapia, hanno incontrato le Associazioni di Categoria e le Banche, per lanciare l’idea alle piccole e medie imprese di un accesso facilitato al credito, in collaborazione con gli Istituti del salernitano. “La crisi che ci attanaglia – ha sottolineato l’Assessore Andria – riguarda la piccola imprenditoria che ha difficoltà aggiuntive di accesso al credito e che necessita di prestiti speciali”. La richiesta fatta alle Banche è quella di un tasso di interesse contenuto, del quale la Provincia si rende disponibile a rimborsarne parte. Il Confronto interlocutorio con le Associazioni di Categorie ANCE, API, CONFCOMMERCIO, CONFAGRICOLTURA, CONFARTIGIANATO, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA e le Banche locali della provincia, in particolare il sistema delle Banche di Credito Cooperativo, è servito a fare il punto sulle possibilità di intervento dell’Ente, tra Imprese e Credito, “per una migliore utilizzazione delle risorse messe a disposizione del sistema creditizio” come ha evidenziato Andria. Nel dettaglio: “il prestito ipotizzato- continua Andria – darà respiro alle necessità delle imprese locali che potranno, non soltanto affrontare il momento difficile di crisi, ma ipotizzare anche eventuali possibilità di nuove ed importanti iniziative. Ipotesi data dalla possibilità che non è stato stabilito un tetto massimo di fido che potrà avere, anche una forte consistenza ed, in tal caso, la percentuale di intervento della Provincia sarà scalettata in percentuale graduale”. L’ Assessore alle Attività produttive ha evidenziato, inoltre, la costituzione di un Osservatorio per la lettura economica del territorio che vedrà nel suo interno, non soltanto assessori e delegati al ramo, ma anche docenti universitari con comprovata esperienza in materia economica.