S.Nicola Varco: la CGIL-FLAI all’attacco
E’ una brutta storia! Ancora una volta pagano i più deboli! L’11 novembre le Forze dell’Ordine hanno sgomberato “il ghetto” di San Nicola Varco in cui vivevano in condizioni per nulla dignitose quasi 900 nordafricani. Le Istituzioni, che ora affermano che il luogo è stato sequestrato per motivi di igiene e sanità pubblica o perché i nordafricani non avevano il permesso di soggiorno, avevano promesso di risolvere il problema! Non pensavamo certamente che la risoluzione fosse “sgomberare” centinaia di persone e costringerle a dormire direttamente sul luogo di lavoro e cioè nelle terre! Quegli uomini perseguiti con forza, sottoposti a rastrellamenti e costretti a lasciare l’unico tetto che avevano, sono “lavoratori braccianti della terra”. Sono parte dei braccianti della Piana del Sele che hanno creato e creano – anche in quelle assurde condizioni – ricchezza nel territorio. Non si è fatto altro che “colpire i deboli” senza punire gli imprenditori senza scrupoli che fino a ieri hanno sfruttato la forza lavoro di queste persone o i caporali. La Confagricoltura ha dichiarato che le aziende agricole ad essa associata assumeranno questi braccianti. Un segnale importante che si unisce all’auspicio della creazione di un tavolo di discussione con Istituzioni e Parti Sociali per la definizione di percorsi che consentano l’utilizzo dei lavoratori extracomunitari in modo legale superando tutte le strettoie burocratiche.