Salerno:Castellana, comm.prov. Pari Opportunità, sulla morte di Brenda
«Sono ore che mi chiedo se sia giusto o meno dire qualcosa di fronte alla morte di una PERSONA che, presumibilmente, era solo colpevole di sapere troppo. Sinceramente, trovo importante ricordare il dolore straziante dei parenti e degli amici della povera ragazza: a loro sento di rivolgere il mio commosso pensiero perchè li immagino, soli, nella ricerca della risposta ad un perchè che, probabilmente, non troveranno mai. Cosa altrettanto importante che sento di fare è un monito a tutti i transgender che fanno il “mestiere più antico del mondo” e lo faccio per salvaguardare la loro incolumità; a loro dico: non “cantatevi” un cliente importante con la speranza di andare in tv o di ricavarne danaro, anche perchè vantarsene non mi sembra opportuno. Piuttosto, supportate la “cultura delle differenze” e provate a raccontare dei vostri amori poiché avreste il merito di “nutrire” tutti noi delle vostre esperienze che, essendo appunto “differenti”, avrebbero tanto da insegnare. Per il resto, posso fare solo delle sterili valutazioni da “Tenente Colombo” che mi portano a criticare alcune dichiarazioni che ho letto. E’ chiaro che nel “caso Marrazzo” Brenda rappresentava un “testimone scomodo” ma non faccio il Magistrato, non faccio ipotesi di reato anche perchè a quelle ci sta pensando la Procura. Ciò che mi lascia perplessa è che qualcuno teme, addirittura, genericamente ( e forse in maniera strumentale) per l’incolumità di “altre transgender indifese”, magari collegando la morte della povera ragazza al giorno del Transgender day of Remember: non so se Brenda è stata uccisa per transfobia o solo perchè scomoda per qualcuno, credo invece che la poverina andava sorvegliata di più così come mi auguro si faccia con Natalie. Per il resto, trovo inutile il rumore che si sta facendo e spero tanto che la Giustizia faccia presto il suo corso, anche se, purtroppo, non ci restituirà mai Brenda.
Martina Castellana comm.prov. Pari Opportunità