Presto lo scontrino fiscale “gratta e vinci?”
C’è in avanzata fase di sviluppo, un’idea molto semplice che presenta qualche potenzialità per la lotta all’evasione: adottare uno scontrino fiscale con dentro una lotteria. Un nuovo, straordinario esempio di “finanza creativa” partorito, questa volta, proprio dall’ esecutivo ad opera di un sempre più sorprendente ministro Tremonti. Questo particolare tipo di “gratta vinci” che, per l’occasione, potremmo ribattezzare il “Win for not Lie” (vinci per non ingannare) si inserirebbe nella più “complessa” strategia predisposta dal governo Berlusconi che prevede, tra l’altro, l’utilizzo di ben due fumetti per debellare “ab imis”, a cominciare dalle menti dei più giovani, quel malcostume tipicamente italico che va sotto il nome di evasione ed elusione fiscale. Facendo leva sull’interesse del cliente ad acquisire lo scontrino, lo Stato si garantirebbe le dovute entrate fiscali a fronte di costi più che sostenibili.Si dovrebbe prevedere l’obbligo di rilasciare, a favore del cliente, anziché lo scontrino o la ricevuta fiscale, uno scontrino speciale, con un numero seriale o un codice a barre (se si vuole, anche un “gratta e vinci”, ma sarebbe molto più complesso). Allo scontrino verrebbe abbinata una lotteria settimanale, quindicinale o mensile di importo variabile.
L’idea della lotteria sugli scontrini è circolata ma in modo ancora esoterico e non si è aperta su di essa una vera discussione. Questo strumento è già applicato da diverso tempo ( dal 2003) in Cina e in altri Paesi asiatici che presentano un’elevata evasione ed economia sommersa con un buon successo.: in un lavoro presentato nel 2008 all’Università di Maastricht è stato pubblicamente chiarito che l’esperimento si è rivelato positivo i tutti quei settori – per lo più commerciali – in cui la novella è stata introdotta.Infatti la stravagante lotteria – applicata in ristoranti,parrucchieri, agenzie di viaggio e altre catene commerciali . – ha fatto lievitare vertiginosamente gli imponibili sui quali poi sono state calcolate le imposte , con grande soddisfazione ( e aggiungiamo indigestione) della casse erarariali nazionali gratificati e “ingrassati ” grazie al maggior risultato del gettito tributario complessivo. La Prima timida apparizione nel panorama normativo italiano- quale idea concretamente realizzabile sulla falsariga di quanto avvenuto nei paesi Asiatici – già avvenne nel 2005 e nel 2006 . Ma all’epoca non suscitò un interesse particolare perché ritenuta proposta bizzarra e dagli effetti ( inspiegabilmente …?!) distorsivi. Solo a seguito di positivi esiti di un accurato studio dell’Università del Piemonte Orientale dello scorso anno , si è seriamente pensato di sviluppare e applicare i soli positivi vantaggi dell’idea. Adesso sembra che sia nato un concreto interesse sulla proposta. Senza esagerare le sue potenzialità – premettendo che la lotta all’evasione, in particolare in sede Iva, va fatta e seriamente –meritano una riflessione seria in sede tecnica e una considerazione all’interno degli strumenti operativi per la lotta all’evasione. Vanno naturalmente evidenziate le diverse difficoltà di applicazione pratica – servirebbe una gestione informatica centralizzata dei dati e dei registratori di cassa; non è al momento ancora chiaro e evidente la portata della novella . Una cosa è certa che coinvolti sarebbero tutti i commercianti al minuto ( di cui all’art 24 dpr 633/1972) di piccole dimensioni ( a loro , infatti, è circoscritta la probabile evasione escludendo i Gdo e attività commerciali al dettaglio di grandi dimensioni ).Altro dubbio : come e se applicarla ai professionisti e agli altri servizi (ad esempio, all’idraulico , falegname e riparatori vari che non rilasciano gli scontrini ma documenti rappresentati da ricevute fiscali ?) probabilmente sofisticate a avanzate apparecchiature a noi ignote consentiranno l’aggancio alla nuova lotteria.In tale scenario, concordiamo con gli analisti quando ritengono che di tale idea andrebbero considerati naturalmente i soli aspetti etici. La lotteria abbinata allo scontrino fiscale dovrebbe risultare strumentale: data, infatti, la maggiore facilità dei contatti degli acquirenti con i venditori, si darebbe di fatto un sussidio ai consumatori per farli contribuire alla lotta all’evasione. Sarà proprio quell’atavica e diffusa propensione, nella cultura collettiva italiana , al gioco e alle lotterie (i dati sulle scommesse legate al calcio o il successo dei recenti giochi a pronostico lo confermano) e il suo appeal anche tra i giovani a garantire il sicuro successo dell’iniziativa. Resta inteso che un cittadino dovrebbe pagare le imposte sempre e comunque, così come un consumatore dovrebbe sempre richiedere lo scontrino, indipendentemente da quello che ne potrà scaturire. Sempre in tema di scommesse e lotterie da un’idea ancora tutta da definire ad un’altra già applicata e con ridondanti effetti. Tutto è cominciato verso la fine di settembre, quando una catena di supermercati di Varese ha avviato la macchina: una lotteria in piena regola, con in palio non viaggi, automobili, motorini, gioielli o buoni acquisto, ma una decina di posti di lavoro, a tempo determinato, per 12 mesi.Il meccanismo è semplice: per ogni 30 euro di spesa registrata dallo scontrino, veniva data una cartolina, sulla quale andavano segnate le generalità di un beneficiario, figlio, moglie, amico, amante, al quale sarebbe stato offerto il posto di lavoro.Sono arrivate oltre 300 mila cartoline e alla presenza di un notaio sono state estratte le dieci persone vincitrice degli altrettanti posti di lavoro messi in palio dall’importante catena di supermercati.Su quella scia è ora la volta della Sardegna, dove a Villacidro, ben altro contesto occupazionale, in provincia di Cagliari, un’altra catena, questa volta di discount che mette in palio quattro posti di lavoro al mese, 48 in un anno, sempre a tempo determinato per 12 mesi.Unico vincolo, in questo caso, un’età inferiore ai 32 anni. Cosa dire e/o aggiungere ? Il mito del posto fisso , forse, è veramente destinato a essere soppiantato da un successo delle lotterie che ha invaso in modo prorompente tutti quei settori che sembravamo inviolabili e invalicabili . Ora anche l’ambizione al posto fisso viene sgretolato da promesse e false illusioni di diventare ricco e subito senza dare sforzo e dimostrazione delle rispettive propensioni e/o proprie abilità e capacità professionali . Come reazione a ciò viene in mente , ora , di ritoccare anche parte di quelle fonti normative dove ancora il diritto al lavoro viene letta e interpretata come un sacro comandamento.Trattarlo ora ( il lavoro) alla stessa stregua di un gadget, o peggio ancora , di un terno al lotto, sdogana anche la fine di quel posto fisso ancora visibile nei candidi pensieri di milioni di giovani .
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