Scafati: il Sindaco Aliberti risponde alle dichiarazioni di Cirielli

Legalità e Trasparenza restano solo futili argomentazioni senza un riscontro reale se in Provincia continua ad essere applicato un metodo che favorisce un tipo di potere economico che nulla ha a che fare con la passione per la politica dimostrata in questi anni dai tanti militanti del centro-destra. E’ probabile che il Presidente Cirielli sia all’oscuro di questo, impegnato com’è nelle faccende romane, lontano, quindi, da Palazzo S.Agostino e dal modello paganese che sta prendendo piede nelle sedi provinciali. Lo stesso modello che ha visto la sua massima espressione interdetto dai pubblici uffici. E’ necessario, pertanto, informarlo dell’elargizione di incarichi e consulenze in Provincia, che oggi, in piena sintonia con il modello paganese, arricchiscono personaggi prima additati come cattivi consulenti di AgroInvest e attribuiscono stipendi da capogiro di circa 117 mila euro l’anno solo per gestire i rapporti con il pubblico, quando ormai la Provincia ha innalzato le barricate, rendendo l’accesso al pubblico un’impresa a dir poco ardua. Lo stesso modello si ripercuote inesorabilmente sulla gestione scellerata del Consorzio Farmaceutico, il cui direttore generale, l’Assessore Squillante, percepisce circa 60 mila euro lordi l’anno senza aver partecipato ad alcun bando, perpetrando assunzioni che scavalcano le normali procedure, dilapidando risorse che avrebbero potuto introdurre, solo per fare qualche esempio, servizi legati alla distribuzione dei farmaci ai disabili o particolari sconti su quest’ultimi. Non meno incomprensibile, l’intenzione di avallare la spesa di 200 mila euro per la ristrutturazione di uno stabile da adibire a farmacia a Mercato S.Severino. Insomma, una gestione poco oculata che rispecchia la poca attenzione che la Provincia sta riservando alle grandi questioni al vaglio del consiglio, come l’aeroporto di Pontecagnano, la CSTP, il Termovalorizzatore e la Centrale Termoelettrica. Questioni, che siamo stati costretti a rinviare a causa dei soliti esponenti politici che, disertando il consiglio provinciale per mere logiche di potere, non fanno di certo gli interessi del territorio. Non c’è da meravigliarsi, poi, quando si preferisce dialogare sul piano amministrativo e non politico con il Sindaco di Salerno sulla questione della CSTP, per suggellare accordi proficui per il territorio e mettere in atto una gestione virtuosa. Il colore politico e la politica non può entrare nella gestione di società che sempre più spesso assumono i connotati di “contentini” per zittire il politico di turno. Di fronte a questa situazione, nel prossimo consiglio provinciale, mi farò promotore di una mozione sulla vicenda AgroInvest e chiederò al coordinatore provinciale di convocare un tavolo politico con il centro-destra per fare chiarezza sul ruolo delle partecipate. Se a Porta Elina questo non dovesse accadere, mi riterrò svincolato dalle decisioni provinciali e autorizzato a far valere gli interessi del mio territorio, agendo da amministratore, nella speranza che questo spettacolo osceno possa finire insieme a questa guerra che non giova di certo al partito. Non sono intimorito dalle continue minacce del Presidente che vorrebbe per me la stessa sorte di Mazzola e Borlotti, ex sindaci di Angri e Battipaglia. La mia dignità personale e politica, la passione dimostrata negli anni, il radicamento al territorio e la capacità di resistere alle sconfitte, valgono di più dei poteri economici”.