Agropoli: delegazione alla commemorazione del 66° anniversario della battaglia di Mignano

Martedì 8 dicembre 2009, una delegazione del Centro Sociale Polivalente “Città di Agropoli”, composta da una  quindicina di anziani soci, su invito della locale Associazione Carabinieri in pensione, sono stati invitati alla cerimonia di commemorazione del 66° Anniversario della battaglia di Mignano Monte  Lungo, in provincia di Caserta. La delegazione del CSP cittadino era coordinata dal segretario Francesco Spinelli e dal consigliere Angelo Astone, che hanno egregiamente sostituito il Presidente del sodalizio, professor Catello Nastro, impedito da un recente incidente automobilistico. La cerimonia è iniziata alle ore 11 alla presenza dl generale di Corpo d’Armata Francesco Tarricone, dal ragioniere Roberto Campanile, Sindaco della città, dal Generale in pensione Luigi Poli e da altre autorità civili, militari e religiose. Previsti i Gonfaloni delle città di Bellona, Caserta, Cassino, Conca della Campania, Frosinone, Galluccio, Livorno, Mignano, Napoli, Piombino, Presenzano, Roccadevandro, Roccaromana, San Nicola alla Strada, Santa Maria Capua vetere, San Pietro Infine, San Vittore del Lazio, Terni, Tora, Piccilli, Vairano e Partenora. La Città di Agropoli, oltre che dal “plotone” di soci del Centro Sociale Polivalente, era rappresentata da un folto gruppo di ex combattenti e Carabinieri in pensione, che non mancano mai a far sentire la loro presenza gloriosa a qu este interessanti manifestazioni di amor di patria e rispetto per coloro che hanno combattuto. Mignano Monte Lungo ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Durante nove tragici mesi ebbe il crudele destino di subire il feroce accanimento dell’invasore nazista che, oltre le gravissime e dolorose distruzioni inflitte, impose alla sua popolazione requisizioni, arresti e deportazioni, giungendo fino a versare il sangue di coloro che, non domi accennarono ad un gesto di rivolta. La gente di Mignano Monte Lungo, sebbene ferita e martoriata per la perdita di molti figli, ben conscia dell’importanza della prova cui era chiamata, non si arrese agli eventi, continuando a dare luminosa testimonianza di fede nella rinascita della Patria e, nel momento dell’incertezza e dello scoramento, si strinse generosamente e tenacemente attorno ai combattenti del primo raggruppamento motorizzato incoraggiandoli, aiutandoli con l’abnegazione e incitandoli alla splendida vittoria che avrebbe costituito caposaldo nella storia del rinato esercito italiano.”