Il Papa, pericolo scampato!
Roberta Occidente Lupo
Il panico per il Santo Padre, la notte di Natale. Ancora una volta la folla, complice dell’anonimato. Dell’aggressione. Ma stavolta non s’è trattato di violenza. Di fanatismo, probabilmente. Autrice, una psicolabile. L’enfasi, nella notte dell’Emmanuelle, di una donna che voleva salutare il Pontefice più da vicino. Già lo scorso anno, pare che la stessa persona avesse lanciato segnali “d’intensa spiritualità” a riguardo. L’esuberanza, al di là della transenna, quando il Santo Padre, in processione cardinalizia, si stava avvicinando all’altare per la celebrazione eucaristica. Nel travalicato steccato, anche il Cardinal Etchegaray coinvolto. Subito, il servizio d’ordine ha sedato l’agitazione, sprigionata tra la folla, al gesto inconsulto della donna, slanciata verso il Pontefice. E Benedetto XVI, superato il momento, ha iniziato la celebrazione come se nulla fosse accaduto. La solennità del momento, della Nottata, preghiera e silenzio. Meditazione e concentrazione. Qualcuno ha temuto che ancora una volta, dalla folla, potesse scatenarsi violenza verso un Capo di Stato. Che regge le sorti della comunità ecclesiale, oltre quelle dello Stato Vaticano. L’episodio, rientrato fortunatamente senza danni, ha comunque rimandato il polso d’una situazione che ultimamente alligna nel Paese: la costante ansia che attentati ed aggresssioni possano emergere al di là dei più rigidi servizi d’ordine e delle inflessibili misure di sicurezza. Giacchè la follia, viaggia a piede libero e gli psicolabili, confusi tra i tanti! Al pontefice, i milgiori auguri da parte anche del presidente Fini.