La vita nei miti – i miti della vita “Teseo e Arianna”

 Maurizio Manzo

Uno dei miti più affascinanti, da ricordare nella trattazione, è quello di Teseo ed Arianna. Sull’isola di Creta v’era Minosse che esigeva da Atene ogni anno il tributo di sette fanciulli e sette fanciulle, da scarificare ad una creature mostruosa, mezzo uomo mezzo toro, il Minotauro. Teseo, figlio del re di Atene, con promesse d‘amore riesce a farsi svelare da Arianna, figlia di Minosse, il segreto del labirinto per poi entrare nello stesso e, con l’aiuto del filo di Ariana e la sua spada, cogliere di sorpresa il Minotauro per spedirlo nell’Ade. Il mito (nei fatti) descrive il graduale affermarsi del controllo sul Mediterraneo degli Ateniesi sui Cretesi, ma ciò che interessa e l’importanza del ruolo delle donne cretesi nell’epoca micenea. In questa leggenda Arianna è ancora una donna di grande potere, infatti è lei che (come Inanna negli inni Sumeri) detiene il segreto del labirinto conoscendo il percorso del ritorno come per Inanna e Dumuzi nel loro viaggio nell’Oltretomba. La conoscenza ed il viaggio sono il ciclo mitico che coinvolge i punti cardinali dell’ esistere: sesso, morte, rinascita. Nel mito di Arianna e Teseo si declama il passaggio dei poteri concessi alla donna nelle mani ingannatorie dell’uomo. Il mito tramandato dagli ateniesi proprio racconta del trionfo di Teseo mentre Arianna (tradita da Teseo) vedrà la sconfitta del suo popolo e l’abbandono sull’isola di Nasso. La differenza con l’antecedente storia di Inanna e Dumuzi e, che Inanna tornerà dal viaggio nell’Oltretomba per continuare a governare il suo popolo. La mitologia che racconta di Teseo, Ercole, Perseo, ha finalità di rappresentare l’ideale del maschio che andava sottomettendo il Mondo antico (veneratore della Deità ad iconografia femminile) contro l’avvento prepotente e sottomissivo dei semidei maschili. Con una operazione, che oggi qualificheremo, di propaganda a favore della dominanza del maschio e con l’intento di snaturare l’empirica genuinità del Mondo antico, rispettoso del culto della Dea. Inoltre per questi eroi greci il sesso, non era (e forse mai lo era stato) un atto sacro legato al culto della Dea, ma era ormai comparato alla sovrana ambizione di conquistare e governare con la violenza soprattutto. Concludendo Teseo, con l’inganno e solo con l’inganno, ha usurpato il potere ad Arianna, però non per consequenziale derivazione, ma con la violenza più subdola dell’adulterazione del sentimento più puro (di cui essere umano universalmente abbia mai potuto beneficiare): l’amore.Il bello è … che ancor’oggi molte donne subiscono, senza coscienza, la stessa sorte di Arianna, specialmente in questo cd. mondo moderno dell’apparire e dell’apparenza.