Gabriele Bitterlich e l’arcangelo San Raffaele
L’austriaca Gabrielle Bitterlich è la fondatrice dell’ associazione cattolica Opus Angelorum. Gabrielle nasce a Vienna il 1 novembre 1896 a Vienna. Sin dall’infanzia è guidata visibilmente dall’angelo custode nel cammino dell’obbedienza alla volontà di Dio. Il 23 Maggio 1919 si sposa con Hans Bitterlich a Insbruch. Pur compiendo fedelmente i doveri di sposa e di madre con tre figli più tre orfani di guerra adottati, ella aiuta i poveri e gli ammalati si impegna nella preghiera di espiazione specialmente per i sacerdoti e i religiosi. Ogni venerdì partecipa spiritualmente alla Passione del Signore. Nel 1949 dà inizio all’Opus Angelorum. Nel 1961 il vescovo di Innsbruck erige la confraternita degli angeli custodi. Nel 1971, vedova da dieci anni si trasferisce nel castello di San Petesberg, vicino ad Insbruck, dove muore il 4 aprile 1978. Riguardo all’arcangelo Raffaele la Bitterlich scrive: “ Egli stesso si definisce: “ uno dei sette che stanno davanti al trono di Dio”. Il suo nome è anche “ farmacia di Dio”. E simile ad un “ dardo di amore di Dio” egli percorrerà la sua luminosa via dall’inizio alla fine della creazione, ovunque Dio lo invii. Beato l’uomo che sente il suo cuore che batte e anela a Dio colpito da questa freccia! Questa ferita non guarirà mai: essa illuminerà ed arderà, e questa persona sarà resa in tal modo capace di diventare essa stessa “medicina di Dio” per il mondo che la circonda ed un’annunciatrice dell’amore di Dio. Per questo Dio manda san Raffaele che sta nel mezzo dei sette arcangeli ed oggi è il nostro grande avvocato con l’ardente fuoco dell’amore di Dio rivolto verso i nostri crocevia, le nostre stazioni di viaggio, le sale operatorie, le stanze degli infermi, sulle autostrade e alle porte dei monasteri. Dovunque l’amore di Dio deve penetrare, dare una visione chiara dei fatti ed un tranquillo sostegno, illuminare ciò che è essenziale e far conoscere chiaramente ciò che va tolto, aprire e riscaldare il cuore per i poveri, gli ammalati, i bisognosi di aiuto. Triplice è il compito di san Raffaele – sottolinea la Bitterlich – come arcangelo egli sta accanto a san Michele. L’angelo della fede, e accanto a san Gabriele, l’angelo dell’incarnazione, del messaggio della speranza e della pace. San Raffaele è uno dei tre angeli, che la santa Chiesa chiama per nome, Egli è l’angelo dell’amore, del conforto, della guarigione e della scelta. Nella sacra Scrittura egli viene ricordato come compagno del giovane Tobia e colui che lega il demonio Asmodeo. In tal modo egli si acquista il diritto della guida degli uomini nella santa Chiesa come l’angelo dell’amore, dei medici, dei pellegrini, degli erranti e di coloro che fanno viaggi. Ma egli è anche chiamato da Dio come uno dei quattordici celesti coadiutori. Egli ha come simbolo un corno. Ciò significa la difesa spirituale contro gli assalti infernali, specialmente in tutte le scienze spirituali, nella stampa, nella letteratura, nella formazione della gioventù. Egli deve essere invocato nelle decisioni importanti, nei viaggi, nelle azioni contro le decisioni sbagliate ed in difesa dei prigionieri, contro i cibi e le medicine velenose ed in ogni bisogno d’amore. San Raffaele ha ancora un terzo compito al servizio di Maria come tutore del sesto dominio che ha per nome “ tu schiaccerai il capo del serpente”. San Raffaele ha quindi sotto la sua tutela tutti gli angeli custodi, i cui affidati devono combattere in campo spirituale per Dio e la sua Chiesa. Egli implora loro il dono del discernimento, della scienza, del consiglio, della conoscenza giusta, del coraggio, della fortezza e della prontezza al sacrificio. In lui non c’è niente di dolciastro e di sensazionale ma solo chiarezza, fuoco, forza e combattività”.