Haiti: Dio c’è!

di Rita Occidente Lupo

Dinanzi a tragedie immani, viene da chiedersi Dio dove sia. In qualsiasi modo sia appellato. Laddove esiste poi la povertà e la penuria infrastrutturale, martellante dubbio dell’estenza o meno di Qualcuno che, in qualche parte dell’universo, soccorra chi l’invochi con cuore sincero. I dubbi della fede. Le incognite del credere senza risposte: spesso. Il salto nel buio della fiducia cieca in Chi manzonianamente “non toglie la felicità ai suoi figli, se non per darne una maggiore!” Haiti infrange ogni umana ratio: una tragedia alla moviola, che si consuma ancora nel dramma dei sopravvissuti. Mentre la terra continua  a tremare. Non la smette proprio di far sobbalzare anche in altre parti del Pianeta: dalla regione marchigiana, alle pendici giapponesi. In tanti a ansimare a tutte le ore del giorno: mentre l’orrore dei terremotati abruzzesi, ancora troppo recente per essere archiviato. Ed Haiti rafforza le pene di quanti hanno vissuto col sisma di recente o in passato. Da certe calamità, raramente si esce indenni. Almeno nella memoria, che continua anche negli anni, a ripresentare scene immortali. Di Haiti, la storia non potrà cancellare l’eden prima e dopo la tragedia.

2 pensieri su “Haiti: Dio c’è!

  1. Le tragedie sono e sono sempre state frutto di “analisi” nei cuori dei buon pensanti che in tali funeste circostanze ci si chieda: ” Dio dove è ?”
    E’ davvero increscioso verificare che , di solito, sono sempre i paesi più poveri che vivono eternamente in immani sofferenze a pagare il “conto della vita” , Mentre , nei confronti di chi vive e si sollazza nel benessere e nello più costoso sfarzo , è molto meno coinvolto in tali disgrazie. Alcuni, per giustificare le tragedie commettono una doppia eresìa, perchè si appoggiano su una pietosa e puoerile dicerìa che pretende di far credere che tali abitanti di Paesi sfortunati stiano pagando i loro peccati. Ma come si potrebbe affermare una così orribile teoria? Io credo fermamente che in tali frangenti Iddio non sia responsabile delle morti innocenti, darei piuttosto la colpa alla consorteria umana che non ha ancora capito come difendersi dalle sciagure terrestri. Per esempio: se tutte le strutture del mondo fossero state create con un criterio di antisisma non si avrebbero terremoti così disastrosi, così anche per i tsumani ed altre calamità se vi fossero altri tipi di protezioni di natura tecnica.Quindi,il mio pensiero mi detta che, alla fine, non si può dare troppa colpa alla gente indifesa, ne tantomenno a Dio onnipotente. Certo, si vorrebbe , a parte tutto, un Dio che ci venisse in aiuto ogni momento… ma sarà meglio a continuare ad aver fede in Dio, in ogni istante e in ogni luogo.

  2. Cara proffGiornalista l’articolo mi piace ,è chiaro. Le parole volano via nel vento e nella polvere.Riusciremo a vincere questo terremoto.Io vivo dal 1970 sono sopravvissuto al terremoto di Salerno a quello dell’Aquila e ha quello di Haiti.A tanti terremoti in famiglia.Un giorno tutti andremo in paradiso

    un tecnico di laboratorio dell Focaccia

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