Salernitana: “Dimenticare le polemiche e dedicarsi alla prossima gara con l’Ancona”
E’ stato un inizio di settimana di discussioni, lettere, critiche e striscioni, ora è giunto il momento di pensare alla partita di sabato contro la rivelazione Ancona, perché fino a prova contrario il campionato non è ancora finito, anzi è arrivato solo alla seconda giornata del girone di ritorno, ragion per cui ci sembra giusto parlare solo ed esclusivamente di calcio. Le critiche costruttive, la protesta civile dei tifosi e le tante iniziative per salvare la Salernitana devono rappresentare le uniche tematiche da trattare, ma per poter continuare ad avere speranza bisogna soprattutto vincere sul campo ed evitare una fine indecorosa con largo anticipo, pertanto contro la squadra di mister Salvioni bisogna tentare il tutto per tutto, ed in barba ad ogni più logica previsione, centrare una vittoria, che allo stato attuale appare una vera e propria chimera. Come di consueto mister Grassadonia deve fare i conti con eventuali assenze, senza contare quelle croniche di Cozza ed in parte di Jadid, mentre quella del capitano Fusco sembra essere stata compensata dal ritorno di un volenteroso Peccarisi, smanioso di recuperare il tempo perduto e mettersi in carreggiata con tutti i suoi compagni, soprattutto quelli di reparto. Il dopo partita di Frosinone è stato caratterizzato, tra l’altro, dagli eventuali problemi che assillano Merino e Capone, visto che il trainer granata li impiega con il contagocce e precisamente nei minuti finali, una cosa è certa, però, Grassadonia, non è impazzito di colpo e se i due non giocano c’è un motivo ben valido, altrimenti si tratterebbe di un vero e proprio suicidio da parte del tecnico. Il peruviano, infatti, cammina in mezzo al campo, non riesce più a superare l’avversario e, non essendo in perfette condizioni fisiche, rincula pericolosamente, facendo, così, mancare l’appoggio alle punte e, contestualmente, i suoi insidiosi inserimenti in area di rigore avversaria. Per quanto concerne Capone non ci dovrebbero essere arcane manovre, il calciatore da tempo alle dipendenze di Grassadonia e sua vecchia conoscenza già dai tempi di Cagliari, avrà il suo spazio e la sua giusta collocazione nella formazione base della Salernitana, evidentemente esiste qualche piccolo impedimento fisico che costringe l’allenatore granata a tenerlo ancora in panchina. Per sabato, intanto, con il rientro di Montervino e Carcuro, il centrocampo granata acquisisce una certa abbondanza e può consentire all’allenatore di poter scegliere con tranquillità, ma soprattutto di poter usufruire di una molteplicità di schemi, magari a seconda dell’andamento della gara e dello schieramento degli avversari. La nota dolente, purtroppo, rimane l’attacco, laddove Caputo, Fava e Ferraro non riescono in alcun modo ad andare a rete con la conseguenza logica di non aiutare per niente la propria squadra, del resto nel calcio se non si segna non si vincono le partite, cosa che sta avvenendo, disgraziatamente, dall’inizio di questa sfortunatissima stagione. Speriamo almeno che con l’avvento del nuovo attaccante rilevato dal Livorno Federico Dionisi, qualcosa lì davanti vada a migliorare. Riusciranno i nostri a sfatare questo tabù e mandare a casa i dorici con le pive nel sacco? Al deturpato e pseudo verde rettangolo di gioco dell’Arechi l’ardua risposta!!!