Regionali: de Cristofaro Sinistra, Ecologia, Libertà “Verso le elezioni”

 Ringrazio sentitamente i lettori , che continuano a seguire i miei interventi con puntualità di lettura, come fa un lettore che due giorni fa si è chiesto: “Ma chi è questa Lucia de Cristofaro? Chi l’ha mai vista in Sinistra Ecologia Libertà?” Ebbene confesso che fino a queste regionali non mi sono occupata di politica attiva, almeno non l’ho fatto negli ultimi vent’anni, quindi è chiaro che se il lettore cercava la mia persona tra coloro che sono stati i positivi fautori di questa nuova entità politica, di sicuro non ha avuto opportunità di riconoscere il mio nome. Un nome e una persona che  ha vissuto la sua vita, dopo i venti, negli ambienti culturali nazionali, vincendo più di cinquanta premi letterari, in Italia ed all’estero, scrivendo cinque opere di narrativa, fondando e dirigendo una rivista nazionale, fondando e dirigendo una casa editrice che ha oramai al suo attivo, in soli dieci anni, circa cinquanta autori, realizzando sempre da dieci anni un Premio Letterario Internazionale che oltre agli artisti premiati in tutta Europa, ha avuto il piacere di premiare e ospitare tra i tanti: Rita Levi Montalcini, Ugo Gregoretti, Silvana Giacobini, Pierre Cardin, Giovanni Allevi e di avere patrocini e medaglie, negli anni: dal Comune di Napoli, dalla Regione Campania, dall’esercito Italiano, dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Presidenza della Camera e dalla Presidenza della Repubblica. Se il lettore che si è posto la domanda iniziale, invece di frequentare solo entità politiche avesse allargato le sue esperienze al mondo della cultura e dell’arte avremmo avuto di sicuro la possibilità di conoscerci e non gli sarebbe stato estraneo il mio nome. Se poi, come a qualcuno che ho avuto l’opportunità di incontrare, in questa significativa esperienza di campagna elettorale, la nostra persona non piace per una questione di genere, ossia solo perché sono donna, insieme a 32 milioni circa di altre donne residenti in Italia, ebbene non posso fare altro che consigliargli di porre la sua attenzione a ciò che scrivo, di contestare, se lo desidera, ciò di cui relaziono nei miei editoriali, essendo in un paese democratico e di libertà di pensiero, lasciando perdere se sono donna e quanto trascorso politico ho alle spalle, perché se continuiamo a vivere in una società che guarda alle apparenze e non all’essenza delle persone, ebbene non abbiamo speranza di cambiamento.