Cronache elettorali (le cinque W)

Adesso bisogna iniziare a scegliere fra i numerosi candidati. Sarebbe utile valutarli applicando la regola base che si usa per ottenere un buon articolo: la regola delle cinque W. In questo caso i cittadini dovranno chiedersi per ogni singolo candidato: “Who?”  = Chi?  Chi è, qual è la sua origine socio-politica. La sua evoluzione culturale e civile. “What?”  = Che cosa?  Che cosa cerca di realizzare. “Where?” Dove? In quale settore può esplicare al meglio le sue funzioni. “When?” Quando? Se è stato il momento adatto per la sua entrata nell’agone politica. “Why?” Perché?  I motivi che lo spingono ad interessarsi alla cosa pubblica. Capacità, interessi condivisi, senso di altruismo (magari!). Credo che dopo un tale screening rimarrebbero pochi candidati su cui puntare, ma il vantaggio sarebbe quello di essere facilitati nella scelta. Se non dovessimo tener conto, però, anche del nipote che sta facendosi strada, dell’impiegato che ci recapita il certificato fino a casa, dell’amico che ci regala biglietti omaggio per le manifestazioni (magari sponsorizzate con denaro pubblico) ecc. Questo per rimanere sulle piccole cose. Occorrono, ancora, profonde riconsiderazioni sull’etica dei rapporti sociali e del vivere comune. 

Giulio Caso

 

 

2 pensieri su “Cronache elettorali (le cinque W)

  1. Davvero molto interessante l’articolo di Giulio Caso, fatto con intelligenza e giusta ironia. Tutti dovremmo porci le stesse domande quando ci chiudiamo nel segreto del seggio elettorale. Complimenti al giornale ottimamente diretto.

  2. Bravo Giulio Caso, però se davvero applicassimo la regola delle cinque “W” credo che dovremmo impegnarci a fondo per trovare qualche candidato valido. Auguri fervidi al giornale che cresce sempre di più sotto una direzione molto attenta.

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