Vita di Missione: Kwa kuonana(ci vediamo) Afrika

Padre Oliviero Ferro

Ognuno di noi avrà sofferto,una volta in vita,di mal di denti. Quando capita,si va dal dentista più vicino. Ma laggiù in Africa,non è così semplice. Bisogna andare in un altro Stato o altrimenti prendere un piccolo aereo e farsi qualche centinaia di chilometri. In ogni caso,bisogna avere documenti a non finire per uscire e per entrare. Arrivati alla frontiera del Burundi, si deve attraversare il territorio di nessuno(qualche chilometro).Si fa il bici-stop e si passa. Guai a dimenticare di salutare i coccodrilli che passeggiano nel fiume e gli ippopotami che giocano a nascondino tra le canne. Dall’altra parte ci aspetta l’assalto al posto nel pulmino-taxi. Poi,finalmente, a bocca aperta dal dentista militare. Gentile,cordiale,corretto e simpatico. Ti chiude la bocca e ti dice: tutto ok. Si riprende la strada. Taxi,bloccato da una corda per controllo militare e sofferente per la poca benzina. Poi il bici-stop. Infine il taxi. Ti siedi e finisci quasi a terra,ma si arriva a casa. Bella l’avventura! Sei a casa ed è mezzogiorno,mezzogiorno di fuoco. Ma che caldo che fa. Dalle tane sottoterra esce un lucertolone(il kenghe). Ha fame e si dirige verso il pollaio. Deve farsi il suo pasto quotidiano a base di uova. Ma noi siamo all’erta. Appena mette fuori il muso, la caccia comincia. La lancia fatale lo inchioda a terra. Due coltellacci(machete) si materializzano e il kenghe muore. Allora è festa grande. La pentola lo accoglie,perché “nyama ni nyama”(la carne è carne) e quindi si può mangiare.Ogni tanto o ogni spesso,andiamo a trovare i cristiani dall’altra parte del lago. Pensate 130 km di lunghezza. Si va con il battellino. Un giorno arriviamo in un villaggio della baia. Scendiamo per trovare gli amici. Sentiamo persone che parlano in lingue straniere:francese,inglese,italiano…Ma dove le avranno studiate,se manca anche la scuola nel villaggio?Ci guardiamo intorno e troviamo il maestro…due bidoncini di birra di banane. Erano un ottimo strumento pedagogico per l’apprendimento delle lingue. Anche noi,come in tanti paesi del mondo,nel mese di maggio facciamo festa a Maria,la mamma di Gesù. Abbiamo organizzato una bella processione di notte con le fiaccole. Prepariamo il fuoristrada e sopra mettiamo la statua di Maria. E via,si parte,cantando e pregando. Che lunga fila di persone in un mare di luci che si riflettono sul lago vicino. Piano piano la gente esce dalle capanne e si aggiunge. Molti non conoscono la mamma di Gesù. Però Lei riesce ad affascinate tanta gente,perché è una mamma. E così si arriva in chiesa. Maria è contenta e chiude i nostri occhi per farci sognare solo cose belle.