Salerno: Cisl Donne, flessibilità orario di lavoro

E’ stato un incontro proficuo quello, svoltosi giovedì pomeriggio, tra il coordinamento femminile provinciale della Cisl Salerno e l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Ermanno Guerra. A fare gli onori di casa erano presenti il segretario della Cisl Salerno, Giovanni Giudice, la coordinatrice del movimento femminile, Patrizia Bonfiglio e la segretaria confederale provinciale, Maria Pietrofeso. L’appuntamento, che è rientrato nel programma di iniziative che vede le istituzioni locali confrontarsi con le donne del sindacato di via Zara, è servito per presentare il progetto “Zero costi per l’azienda. Meno problemi per la famiglia”. L’idea, elaborata dalla donne cisline salernitane, prevede l’introduzione, in via sperimentale, la misura della conciliazione della banca delle ore e la flessibilità dell’orario di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori delle società di Pubblico Servizio e Partecipate del Comune di Salerno.  Nell’incontro con l’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo di Città, a cui hanno preso parte una folta delegazione di donne provenienti da tutte le federazioni di categoria, la Cisl Salerno ha ribadito – come fu già fatto nell’incontro con il vicesindaco Eva Avossa – che è fondamentale rendere flessibile l’orario lavorativo per contribuire a superare gli elementi di incompatibilità con la vita sociale. “Un’azienda che favorisce e disciplina l’elasticità dell’orario iniziale di lavoro , consente, ad una mamma o ad un papà di accompagnare un figlio a scuola e poi di venire al lavoro senza sostenere nessun costo aggiuntivo”, si afferma nel documento stilato dal coordinamento femminile di via Zara. “Nelle imprese che hanno adottato questo provvedimento è diminuito il fenomeno dell’assenteismo e, viceversa, è cresciuto il senso di appartenenza, la motivazione e l’efficienza del personale in servizio che ha portato ad un complessivo miglioramento dell’immagine aziendale. Pertanto, chiediamo, ancora una volta, all’amministrazione comunale di farsi promotore della conciliazione come strumento attivo di politica sociale, per fornire una prima risposta concreta alle esigenze delle donne con doppio ruolo per il lavoro e la cura”, ha detto Patrizia Bonfiglio. Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Guerra: “La missione dell’assessorato che guido è quello di aiutare tutti e stiamo studiando alcune proposte che rientreranno nel programma nazionale che vede il 2010 anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Per il prossimo anno scolastico saranno inseriti 100 bambini in più negli asili nido comunali (70 nella struttura di via Martiri Ungheresi e 30 in quello di via Fusandola, ndr) e cercheremo di iniziare esperienze di micronido e baby sitting, andando incontro così alle esigenze delle famiglie. Inoltre, ci stiamo battendo per cercare di tenere aperta una struttura d’accoglienza per i bambini anche dopo il 10 giugno. Sogno strutture di assistenza in ogni quartiere e una ‘Salerno Solidale’ diversa da quella che opera attualmente, strutturata in una rete di solidarietà e diversa anche in termine di orari. Nei prossimi giorni presenteremo anche un albo pubblico delle badanti extracomunitarie. Un vademecum importante, per far emergere un lavoro troppo spesso sommerso”. Infine Guerra si sofferma sulla proposta della Cisl Salerno: “Sono disponibile a sperimentare un modello che sia da esempio per tutti. La promessa che vi faccio è quella di rivederci dopo Pasqua  e iniziare insieme un programma calibrato e mirato che, oltre alla partecipazione delle società di Pubblico Servizio, veda impegnate anche aziende private”.