Pontecagnano Faiano: il PD protesta in consiglio comunale
Stamane, nel corso del Consiglio Comunale indetto a Pontecagnano Faiano, il Coordinamento cittadino ed il gruppo Consiliare del Partito Democratico hanno abbandonato l’assise per protestare contro le decisioni assunte dall’Amministrazione Sica in merito al “Piano Casa”. Prima di lasciare il Consiglio, il capogruppo del Pd Vincenzo Sabatino ha letto il seguente documento a nome di tutto il Partito: “Il Coordinamento cittadino ed il gruppo Consiliare del Partito Democratico di Pontecagnano Faiano denunciano una grave mancanza di democrazia che si è conclamata nella seduta odierna di Consiglio comunale. Un argomento come il “Piano casa”, importantissimo per poter rilanciare l’economia e la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio, avrebbe meritato un serio ed approfondito confronto con tutte le organizzazioni politiche, sociali, culturali, economico-professionali e ambientaliste, compresi i sindacati e le associazioni di cooperative edilizie, ad un unico tavolo politico permanente per una discussione libera e trasparente. Era questo che noi auspicavamo ed abbiamo proposto, senza ottenere alcuna risposta. Contestiamo con forza il metodo anti-democratico, attraverso cui l’Amministrazione di centro destra, ha affrontato questa delicata questione. Infatti il Pd, maggiore partito d’opposizione, ha ricevuto dovuta comunicazione e documentazione solo 24 ore prima della seduta consiliare. Altri segnali di anti-democraticità si sono avuti in passato in questo Consiglio comunale ma questo è il più grave perché non consente ad una forza politica di esprimersi ed impedisce di fatto ad una città di decidere il suo futuro. Il Partito Democratico di Pontecagnano Faiano denuncia nel merito le decisioni assunte dall’Amministrazione Sica. Queste scelte erano state da noi preannunciate una settimana fa, attraverso varie prese di posizioni pubbliche, allertando al “saccheggio della città”. Ma ciò che si è verificato è ancora più grave. La proposta di attuazione del Piano Casa è, infatti, un’”aggressione selvaggia” del territorio: centinaia di ettari saranno cementificati! Non vi è una relazione tecnica, nè vi è stato uno studio sul fabbisogno reale abitativo da coniugare compatibilmente con adeguati “standard urbanistici”; anzi nell’agglomerato urbano che va da via Cristoforo Colombo, strada ferrata, fiume Picentino ed autostrada, si andranno a cementificare ulteriormente decine di ettari con un carico urbanistico notevole in un’area già congestionata e carente di sufficienti standard di vivibilità. Aggiungiamo, inoltre, che alcune di queste aree rientrano nel vincolo del Parco Archeologico. Gravissima è la previsione di circondare di edifici e di altre costruzioni in cemento il Museo nazionale di Pontecagnano Faiano ed è ancor più grave che il disegno di tale scelta sia stato perpetuato in tutti questi anni di Amministrazione Sica. Basti ricordare la prima seduta di Consiglio comunale di questa maggioranza, nel corso della quale vennero stornati circa 1.000.000 di euro già destinati alla realizzazione di una piazza con parcheggio per i residenti e per il Museo. Eclatante è poi l’atto che si vuole perpetrare ai danni del borgo rurale di Picciola e dei terreni agricoli circostanti, compresi in zona vincolata ed a ridosso di una fascia costiera. Tali aree vengono inspiegabilmente individuate in questa proposta di attuazione del “Piano Casa” come zone degradate. Come è possibile che un terreno agricolo in produzione possa ritenersi un’area degradata? Questi da noi enunciati, sono solo alcuni esempi rappresentativi dell’insensatezza di questa iniziativa che non tiene conto dei reali fabbisogni dei cittadini. Ciò che l’Amministrazione Sica vuole inopportunamente attuare non è uno strumento di rilancio per le imprese e per l’occupazione, nè può dare una risposta efficace alle famiglie disagiate e non è finalizzato a riqualificare il territorio ed il patrimonio urbanistico edilizio, come invece previsto dalla legge sul “Piano Casa”. La maggioranza non ha voluto cogliere l’occasione per far diventare questa legge una opportunità per la nostra città, ma diventerà causa di un ulteriore disastro. Dovrà quindi assumersene l’intera responsabilità. Pertanto, il Partito Democratico ed il gruppo Consiliare, nel contestare nel merito e nel metodo le scelte dell’Amministrazione Sica e denunciando l’assenza totale di democrazia, per protesta non partecipano al dibattito consiliare ed abbandonano l’aula. Continueremo a vigilare ed a batterci per impedire questo atto di sciacallaggio, e denunceremo, ove ve ne fossero, tutte le illegalità!