Buccino: Filcot S.p.A. le parole stanno a 100, mentre i fatti a 0
Il 6 Marzo del 2009, si è tenuto presso la sede comunale un incontro sulla crisi economica che ha colpito la Filcot e con essa 55 operai che si ritrovavano già da un anno in cassa integrazione, con soli 750 euro mensili. Erano presenti il sindaco Pasquale Via, il consigliere provinciale Nicola Parisi, Domenico Senatore consigliere comunale con delega al lavoro e alla zona industriale, l’assessore Boffa Maria e i consiglieri Diego Basta e Domenico Murano, l’amministratore dell’azienda Franco Marcora, i sindacati della CGIL, CISL e UIL e ovviamente alcuni operai. Il periodo di crisi investe l’apparato industriale e in particolar modo il settore del tessile a causa del costo eccessivo dell’energia che, se in tutta Europa è pari allo 0.07%, nella nostra penisola aumenta, arrivando allo 0.14%.L’industria tessile non ha mai ricevuto un sostegno concreto per contenere i costi, arrivando cosi ad un crollo della domanda e passare dai 900.000 fusi di filato del 2005, ai 100.000 del 2009, di questo problema si è interessato anche il Ministro dell’Industria Claudio Scajola che aveva chiesto di detassare il costo dell’energia in Italia, ma ricevendo il no dell’Unione Europea. Quello energetico è senza dubbio un grave problema e la ricerca di fonti di energia alternativa può contribuire a renderne sostenibile il costo per le imprese. Di questo avviso, nell’incontro, era stato il consigliere Nicola Parisi, che rimproverò all’amministratore Franco Marcora di ridurre la chiusura della fabbrica al solo costo energetico, mentre era necessario dare vita ad un nuovo progetto industriale, senza speculazioni e che salvaguardi i lavoratori. Molto vicina agli operai e al sindacato è stata dunque l’azione dell’amministrazione comunale che puntava su nuove fonti di energia, cercando di svolgere delle operazioni sul territorio come la creazione di un nuovo parco eolico. Da quell’incontro è passato quasi un anno, ci sono stati dei cambiamenti, le promesse sono state mantenute a metà, il progetto di un nuovo parco eolico da parte del comune di Buccino è stato ultimato nello stesso anno, nel mese di Settembre, una nuova risorsa di energia per il paese dunque, ma la Filcot rimane chiusa ancora oggi, lasciando senza lavoro gli operai, e pensando che persone con un’età media di 40 anni sono “anziane” per cercare un nuovo posto di lavoro, magari “sicuro”, soprattutto in questo periodo di precariato e di crisi economica, vedremo se ci saranno dei cambiamenti positivi, per il momento rimane il tipico finale all’italiana.
Caro relattore condivido in parte la sua valutazione giornalistica perchè il male che lei specifica nell’articolo non è solo dei singoli politici ma è anche di un intera casta operaia suddivisa in lobi(di destra o di sinistra,secondo come tira la corrente).
Il danno maggiore è l’assistenzialismo da noi italiani pretesa.
Si urla nelle piazze e nelle strade.
Vogliamo il lavoro (ma se restiamo a casa è meglio con un sussidio di 750 euro al mese ,senza far niente!) per giunta ci facciamo i lavori in nero (esentatasse) e stiamo andando a rubare il lavoro al piccolo artigiano,che a suo malgrado paga una quota di quelle 750 euro (regalate).
Bussiamo al portone del comune per farci pagare la bolletta della luce,perchè non arriviamo a fine mese, e gridiamo a squarciagola.
E’ un nostro diritto che il comune tuteli i propri cittadini (ma fummiamo le marlboro), e tutti i giorni ci compriamo il (gratta e vinci).
Potrei restare ore a scrivere delle cazzate ,per identificare il pensiero della maggior parte degli Italiani , ma in questa Italia da noi tanta amata(?) ,non si parla mai dei doveri verso il nostro datore di lavoro ma solo dei diritti.
Il lavoratore che stà per fortuna lavorando in questo periodo di crisi ,sta diventando esausto dalle troppe tasse che deve pagare , per far si che le persone che non lavorano ( stiano a casa ben riposate e rilassate).Le 750 euro diamole ai piccoli artigiani o commercianti o a chi si prenda in carico il disoccupato e garantendogli una busta-paga molto piu corposa,aiutando così a pagare le tasse, per i servizi e non i diservizi che ci sono.
E’ giusto che ci siano gli ammortizzatori sociali ( per un breve periodo )ma l’operaio deve avere una dignità di pensiero e di produttività,il pensiero di noi Italiani deve cambiare.
Se tutti lavoriamo,e nessuno pretende,avendo della dignità lavorativa ,tutti noi guadagneremo il giusto senza far si che lo stipendio ci venga decurtato dalle tasse per pagare le persone che sono in cassa-integrazione da oltre 30 anni .
Premetto che è solo un mio pensiero(di operaio comune)abituato a lavorare e a non chiedere mai niente a nessuno e a pagare le tasse regolarmente e ingiustamente pretese dallo Stato per questa Italia di assistenzialisti.
Sull’energia rinnovabile sono pienamente d’accordo e condivido apertamente il suo pensiero di insistere i nostri cari politici in modo tale che di questi progetti rinnovabili ce ne siano più di uno (a discapito dell’inquinamento visivo paesaggistico) e far si che l’area che noi stessi respiriamo e dei nostri futuri figli sia sempre più pulita.
Ringraziandola per il tempo di lettura da lei impiegato per leggere un normalissimo pensiero di un cittadino Italiano ,
POrgo distinti saluti.
Un vs ammirattore di lettura L.Sandro