Cava de’ Tirreni: Messina, problema casa mai all’attenzione di Gravagnuolo

Il “problema casa” non è mai stato all’attenzione di Gravagnuolo, perché non ha la volontà nè le competenze per affrontarlo;  ha solo approfittato – e neppure tanto bene, perché ha commesso tanti errori – degli obiettivi raggiunti dall’Amministrazione di centrodestra dal 2001 al 2005.Gli atti, i provvedimenti, i finanziamenti ricevuti smentiscono il “grande comunicatore del vuoto e delle bugie” : l’istanza di finanziamento – per oltre 25 milioni di Euro – degli interventi per l’eliminazione delle baracche e containers e per la realizzazione delle abitazioni in sostituzione risale al 31 dicembre 2001; la delibera di Consiglio comunale per l’attuazione degli interventi è la n. 36 del 20.3.2002; l’accordo di programma con la Regione e la Provincia per l’attuazione degli interventi è del 2003; gli atti progettuali e propedeutici agli espropri sono del 2004 e del 2005.  Fatti concreti, quindi, riscontrabili con atti e provvedimenti; non chiacchiere vuote e gratuite. Le successive procedure – quelle gestite da Gravagnuolo – hanno avuto intoppi e difficoltà di ogni tipo. Come al solito Gravagnuolo pretende di pregiarsi di cose che non ha fatto e che non sa fare. Ed il “nostro ineffabile venditore di fumo” continua a mentire, quando dice che il PUC prevede la realizzazione di 700 alloggi: non esiste una previsione del genere nello strumento urbanistico. In verità il PUC dell’ “imbonitore” è irrealizzabile: è una scatola vuota, ingessa la città ed è mosso solo da una volontà dirigista, nella quale i soggetti privati – sia i proprietari dei suoli che gli imprenditori – sono privati di ogni iniziativa.  Ci toccherà mettere mano anche a questo simulacro di Piano urbanistico; per fortuna sappiamo cosa fare e lo faremo al più presto, nell’interesse della Città.

                                                                                                          Alfredo Messina