Mercato San Severino: presentato concorso “Rita Atria”

Presentato in conferenza stampa il concorso letterario “Rita Atria”, organizzato dall’Associazione Onlus “Agorà – Il Coraggio delle idee”, e patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Mercato S.Severino. Sono intervenuti: Teresita Possidente, Presidente della citata Associazione, Assunta Alfano, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Luigia Trevisone, Dirigente scolastico dell’istituto “Virgilio”, Lucio Nastri, Dirigente scolastico dell’istituto “Colombo” ed Ugo De Santis.“La nostra Amministrazione Comunale – ha detto l’Assessore Alfano – è da sempre attenta al tema della legalità. Ricordiamo, infatti, che abbiamo istituito l’Osservatorio sulla legalità che, ciclicamente, incontra i giovani col supporto di esperti del settore. La giovane Rita Atria, vittima del sistema mafioso e suicidatasi a soli 17 anni, ebbe il coraggio di denunciare i mafiosi che avevano ucciso il papà ed il fratello. La giovane siciliana è, dunque, un simbolo della lotta e della ribellione alle mafie ed all’omertà. Il mondo della scuola è fondamentale nel trasmettere ai giovani la cultura della legalità”.“Il concorso – ha spiegato Teresita Possidente – mira a far maturare nei giovani il senso della legalità. Rita Atria aveva solo 17 anni quando collaborava col giudice Giovanni Falcone. Aveva intrapreso una dura lotta contro la mafia e la mamma l’aveva esclusa dalla famiglia. Ringrazio l’Amministrazione Comunale che ha patrocinato il concorso ed Ugo De Santis, che negli anni scorsi ha sbagliato con la legge, ma, oggi, è pienamente riscattato ed è impegnato nel mondo del sociale e della legalità. Spesso, ricordo ciò che diceva Giovanni Falcone: “le idee, soprattutto quelle dei giusti, continueranno a camminare sulle gambe delle altre persone”. Con la nostra associazione, organizzeremo altri iniziative”. “Siamo certi – ha aggiunto il dirigente scolastico Trevisone – che i nostri ragazzi risponderanno bene all’iniziativa. Sono convinta che i ragazzi sono attenti alle tematiche più scottanti e che fanno propri gli insegnamenti soprattutto se testimoniati nella vita dagli adulti”. “La legalità – ha dichiarato il Dirigente scolastico Lucio Nastri – è la migliore tutela della società, oggi abbrutita da diversi fattori. Vedere i giovani impegnati, ci fa sperare in una società migliore. La legge è il frutto più alto dell’Illuminismo. Se vogliamo tornare allo stato bruto, calpestiamo la legge, se vogliamo la civiltà, allora dobbiamo credere nella legalità”. In conclusione, Ugo De Santis, che ha scontato in carcere una lunga pena, ma, oggi, è pienamente recuperato ed inserito nella società.“Ai giovani – ha spiegato De Santis – dico di riflettere, di consigliarsi con gli adulti, perché l’esperienza e la cultura possono prevenire scelte sbagliate. Per favorire il reinserimento degli ex detenuti nella società, ci dovrebbe essere una maggiore collaborazione tra i servizi sociali esterni e quelli interni del carcere. Se non avviene ciò, quando il detenuto torna in libertà, si ritrova senza lavoro, senza soldi e, in tali condizioni, è più facile che possa tornare a delinquere”.