Pierro: accuse e bugie clericali!

 

Aldo Bianchini

La strategia dell’arcivescovo di Salerno Mons. Gerardo Pierro di mostrare la sua “potenza” non certo di stampo spirituale nonostante tutto e tutti contempla ormai mosse di facile intuizione e prevedibilità. Una di queste è stata consumata il 19 marzo 2010 all’esterno della Colonia San Giuseppe in occasione dell’inaugurazione di un busto dedicato a Demetrio Moscato. A nessuno sarà sfuggita la presenza alla cerimonia del Questore Vincenzo Roca, del Comandante Provinciale dei Carabinieri  Gregorio De Marco e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Angelo Matassa. A tutti però è sfuggita la domanda sull’opportunità o meno della loro presenza, in particolare di colui che confezionò e notificò lo “strumento satanico”. La scusa sarebbe certamente pronta e verosimilmente consisterebbe nel dire che è stato un atto di cortesia in risposta ad un invito. Ma visto la circostanza particolare e colui che invitava francamente apparirebbe banale, infondo esiste proprio per queste occasioni lo strumento della delega ad ufficiale di rappresentanza. E’ una spia questa che lascia interrogativi inquietanti aperti. Come infatti si pone la magistratura che in tutto questo ne uscirebbe oltraggiata e offesa? Come poter chiudere gli occhi di fronte alla mancanza di cortesia dei vertici delle forze dell’ordine che hanno preferito la cortesia nei confronti del potere terreno clericale? Ma veniamo alla singolarità ormai senza pudore di Mons. Pierro. Saranno i fuochi d’artificio finali? Vedremo. Resta il fatto che appena annunzia una cosa ne fa in pratica subito un’altra. Inizia infatti il suo intervento dicendo che “un Arcivescovo si astiene dal buttare benzina sul fuoco” e ci si aspetterebbe dunque che lasciasse perdere la solita autoreferenziale accusa ai magistrati. E invece? Di lì a poco ammette che non ha stima dei magistrati perché “avevo grande stima dei magistrati” ed esprime solo “il desiderio di voler continuare ad averne”. Appena però l’argomento torna di sua utilità e cioè si parla di auspicabile dissequestro ecco che allora piomba inevitabile la fiducia nella magistratura, come a voler dire che farà bene solo se si comporterà come lui desidera. Va bene, anche questo è di moda oggi. Se mai avessimo potuto pensare che tali cadute di stile fossero da condurre all’emozione del giorno, siamo subito riportati con i piedi per terra appena Mons. Pierro annuncia lo scoop del secolo: all’interno della diocesi c’è nientemeno “un’area anticlericale che si fa portatrice di una giustizia vendicativa”. Ecco il motivo di tutti i suoi mali! Ma lo scoop non si rivela tale, infatti in ogni dove esiste una parte di persone che nutrono sentimenti anticlericali, ma questi in genere rafforzano la chiesa nella misura in cui quest’ultima non fornisce loro argomenti di cui argomentare. Ecco quale sarebbe dovuta essere la soluzione dei mali di Mons. Pierro, semplicemente il non dare occasione di parlare di se, e non certo perché privava dalla libertà di pensiero, ma in virtù di un comportamento meno politico e terreno e più spirituale. Vuoi vedere dunque che l’anticlericale vero e autentico è proprio lui? Ai posteri l’ardua sentenza. E siamo alla ciliegina finale, quella del ricatto a suo danno addirittura da parte di un prete. Vale la pena ricordare che nei suoi anni di permanenza a Salerno, ha condotto mediamente una guerra all’anno contro i suoi preti, fino al massimo exploit del “gregge”. E in tutte queste guerre il “poco corretto” è risultato essere sempre lui. Sia chiaro a detta del Vaticano. Tuttavia mi domando: e se queste affermazioni circa presunti ricatti le avesse fatte un prete invece di un vescovo? Povero prete. Nei giorni scorsi Benedetto XVI ha espresso la sua delusione per il comportamento di alcune gerarchie ecclesiastiche nei confronti del problema della pedofilia, e ha fatto bene anche se corre il rischio di essere definito”anticlericale” dal capo della curia salernitana. Non sarebbe però anche questo un caso in cui parrebbe opportuno prendere coscienza dei danni che una tale spavalderia come quella che ostenta Mons. Pierro è dannosa per i fedeli? Stiamo a vedere.