Eboli: Cariello “La città non può essere comprata!”
E’ in gioco la dignità delle persone. In queste ore episodi dubbi vengono registrati in tutta la città. Personaggi di dubbia moralità vengono visti in pieno centro, entrano nelle case e avvicinano cittadini promettendo mari e monti per un voto. A questa prassi non ci stiamo. La legalità è un principio basilare della nostra azione come esseri umani, cittadini attivi e politici che si candidano a governare il territorio. Eboli non può essere comprata; le persone non hanno un prezzo. Giocare e speculare sui disagi della gente, sulle ristrettezze economiche di alcune famiglie è segno di totale spregio delle regole democratiche. Tali regole sono il motore primo delle nostre scelte, delle proposte che sottoponiamo all’attenzione della città quotidianamente. Concetti che costituiscono lo scheletro dell’amministrazione che ci candidiamo a rappresentare e che riteniamo debba essere espressione della città, in tutte le sue parti: diventeranno esse maggioranza o opposizione di governo. Certo, la non abitudine ai dettami della democrazia, la scarsa importanza che in questi anni si è data ai ruoli di ognuno in ambito amministrativo, renderà tali idee poco comprensibili per qualcuno. Per questo proponiamo un rinnovamento del concetto di partecipazione; crediamo che un governo illuminato debba essere prima di tutto finalizzato allo sviluppo del territorio (sia esso quello vasto di Eboli, sia quello di uno dei suoi condomini), al suo bene, a creare le condizioni per la crescita calcando sulla qualità della vita e sulla capacità di creare ricchezza e lavoro, non semplicemente posti di lavoro. In accordo con questa nuova prospettiva di amministrazione (nuova per chi per quarant’anni ha gestito il territorio come mero bacino di voti, defraudando i cittadini della loro libertà di espressione), riteniamo sia necessario rispolverare il concetto di governo della città. Un’azione in cui ognuno ha il suo ruolo che non è di semplice assenso a quanto proposto (nel caso della maggioranza), né di semplice diniego ad ogni iniziativa (nel caso dell’opposizione). Riteniamo NECESSARIO, per garantire la completa partecipazione di tutte le aree della città, riscoprire il ruolo dell’opposizione. Una posizione sbiadita, negli ultimi tempi, e relegata alle lodevoli iniziative di singoli consiglieri e rappresentanti politici che hanno saputo sobbarcarsi da protagonisti del ruolo simbolo, in effetti, della democrazia in un Paese che si reputi civile. Un’opposizione che sia tale dovrà contribuire in modo fattivo al dibattito e alla crescita. Dovrà recuperare quella dignità messa a dura prova da maggioranze bulgare e litigiose che hanno rallentato il lavoro dell’organismo principale di governo della città: il consiglio comunale. All’interno di esso l’opposizione dovrà assumere ruoli di primaria importanza, in modo da garantire (tramite la presidenza dell’assise ed il rafforzamento di commissioni come quella di Controllo e Garanzia) trasparenza e dignità all’azione amministrativa. Tra i banchi del consiglio comunale, inoltre, dovrà agire come forza propositiva, un vero e proprio governo “ombra” con il quale interagire in modo concreto, vagliando proposte, emendamenti, critiche e quanto possa venire da gruppi e persone che, a tutti gli effetti, rappresentano fette importanti della città.
Massimo Cariello