Vivere…di cuore
di Rita Occidente Lupo
Un adolescente di Cerignola, amato dai compagni, ma deluso dall’amore. Per lui, rifiutato dalla valentina di turno, l’incapacità d’andare oltre il momento sentimentale. Il pensiero di farla finita e di far cessare i suoi giorni. Una tragedia rimbalzata tra le pareti dell’ istituto tecnico industriale ‘Augusto Righi’. Il ragazzo, legato alla famiglia, contribuiva anche con piccoli lavoretti a raggranellare almeno la sua paghetta, non pesando sul precario bilancio familiare. Il genitore, trapiantato epatico. Una lite come tante…un sms, un incontro. Un’accelerata emotiva prima che il rifiuto della sedicenne chiudesse un feeling. Rientrato in classe, il lancio nel vuoto, dalla finestra. A 18 anni non si può morire per una delusione d’amore. Eppure il giovane, che riusciva anche dignitosamente a studiare, l’ha fatto senza pensarci su. La sua spiccata emotività: troppi pesi sulle spalle. La sensibilità non ha retto al rifiuto. Giovani sempre più fragili, incollati al pc. Apparentemente asettici, ma irretiti dal virtuale stregante. Eppure ancora così vulnerabili, da rinnegare la voglia di vivere, quando il cuore singhiozza. Ma nessuno, sembra farci tanto caso nel mondo adulto! Quando la girandola della vita, altalena i sentimenti.
E’ una tragedia che fa venir da piangere: Come può un ragazzo di diciotto anni , in piena armonia con la gliuliva giovinezza che apre le porte alla più grande felicità esistenziale a sottomettersi ad un gesto così estremo? Oh! quanto amore aveva nel cuore questo ragazzo? Mi pare di rileggere i famosi romanzi dell’ottocento: “Mario e Cosetta dei “Miserabili ” di Victor Hugò ed altri personaggi come quelli dei promessi sposi. Oggi come oggi, questa è una lezione di vita: L’amore di un tempo era veramente sublime. Oggi pare che in tanti non vi sia più poesia di veri sentimenti come nei tempi passati.Queto bravo ragazzo sicuramente aveva un cuore grande come il Sole. Sono infinitamente dispiaciuto del suo gesto.