Paese del sole?
Ritorna il panico da palazzina. A giusta ragione giacchè gli edifici, si sbriciolano al suolo, seminando morte e sgomento. Stavolta è toccato a Gianturco, nella zona orientale di Napoli, allertare la cronaca. Che per un breve periodo, ha taciuto sull’abusivismo e sulla carente messa in sicurezza degli stabili. Vittima, una polacca e feriti altri immigrati. Un ennesimo colpo al degrado, che gli stranieri vivono. Alla precarietà della loro condizione. Nell’edificio, da tempo considerato a rischio, diversi nuclei. La situazione incresciosa, per la carenza d’idonee dimore, ancora spinge a mettere a repentaglio la propria esistenza. I casi di ghettizzazione, superati ideologicamente. San Nicola Varco nella Piana del Sele, sgombrato, ancora con le sue mille finestre di miseria non solo regionale. Per gl’immigrati del Napoletano, pullulanti alla periferia, scarse soluzioni, sia lavorative, che locative. Legalmente parlando. L’arte d’arrangiarsi, che plasma anche le nuove generazioni alle pendici del Vesuvio, tramandata agli ospiti che addensano la stazione ferroviaria o le soste vesuviane. Napoli ancora non riesce a mettere in cantiere una politica che possa almeno far fronte all’esigenza straniera, capace d’incarnare l’universale assenso “Quest’è il paese del sole!”
Gentile Dottoressa Rita occidente Lupo,
ciò che ella asserisce è drammaticamente vero. Tuttavia sull’argomento vi sono svariati sbocchi di valutazioni che non sempre vengono “al pettine”. Mi dispiace dire che Napoli, a differenza di salerno che ha solo una piccolissima percentuale di case storiche e che i nostri passati e presente sindaco hanno saputo cogliere l’occasione per riabilitarle soprattutto in seguito al terremoto del 1980. Napoli, purtroppo, è un’altra cosa: La città centrale è quasi tutta storica, compreso le frazioni o comuni circostanti. Secondo me , ci vorrebbero miliardi di euro per sistemare centro e periferia. Vado spesso a Napoli dove noto , che ancora oggi,molte famiglie italiane sono costrette a vivere in abitazioni fatiscenti e tutto il resto che ne consegue. Ma napoli, negli ultimi anni, è stata letteralmente invasa da emigranti provenienti da ogni parte del mondo. Talvolta , scendendo dal pulman a piazza Garibaldi, mi viene da piangere quando osservo quel degrato,tanta povera gente extra-comunitaria che, non avendo dove andare, dorme per terra alla presenza di tanta gente, forse, indifferente, che passa. Questo è il vero punto. Li abbiamo fatti arrivare in Italia con la speranza di sollevarli dalla miseria, ma non è stato così.Tanti di questi poveracci vivono all’adiaccio e senza speranza di trovare un lavoro. Lo spietato scenario è davvero è davvero drammatico e pare che le autorità non abbiano ancora trovato ” il bandolo della matassa” per debellare questo increscioso problema che si è creato, togliendo anche quello splendore e caratteristiche che si sono sempre distinte nella città di Napoli.