Cava de’ Tirreni: Assoutenti “No alla bozza Zuccatelli”
“Avendo appreso il contenuto della missiva indirizzata a Caldoro da parte del Sindaco Prof. Marco Galdi unitamente al Consigliere Regionale Dott. Giovanni Baldi, se ne condivide il contenuto e si esprime pertanto pieno sostegno ad ogni iniziativa che tutta l’Amministrazione Comunale voglia prendere nel suo insieme”.“Si auspica altresì il pieno coinvolgimento di tutta la cittadinanza e le forze civili e culturali per eventuali manifestazioni di piazza che dovranno vedere una necessaria e massiccia presenza di tutta la popolazione cavese che deve scendere in campo per difendere il proprio diritto alla salute”“Si coglie inoltre l’occasione per ringraziare gli oltre 4000 cittadini che hanno inteso aderire al gruppo creato sul social network Facebook Salviamo la sanità a Cava de’ Tirreni e all’evento collegato al gruppo salviamo l’ospedale no alla bozza Zuccatelli e si invitano gli organi di stampa e le testate giornalistiche on line, cavesi e non, a riservare nella loro Home page un link all’iniziativa al fine di coinvolgere il numero massimo di cittadini possibili”.In relazione poi al trasferimento e/o accorpamento dell’Ospedale di Cava con il Villa Malta di Sarno la nostra associazione esprime nel merito la sua piena contrarietà.Infatti non è plausibile né in alcun modo ipotizzabile che un paziente cavese possa essere trasportato a Sarno avendo lo stesso come suo Ospedale di competenza. La scelta di legare Cava con Sarno infatti è del tutto fuori da ogni logica di territorialità in virtù della mancanza di una continuità territoriale.Non si comprende infatti come mai è stato creato questo binomio assolutamente incoerente rispetto alla dislocazione territoriale delle due città che non presentano alcun elemento di contiguità tale da giustificare la scelta adottata nella bozza predisposta dal Piano Zuccatelli. Alla luce delle suesposte argomentazioni si auspica un ripensamento del Piano nel suo complesso prima che lo stesso possa trovare la firma definitiva da parte del neo Presidente della regione Campania Stefano Caldoro. Dall’analisi dei dati economici dello sfascio della sanità in Campania infatti il quadro che se ne trae è a tinte fosche e quindi il nuovo piano ospedaliero non potrà non essere improntato al rigore, al taglio dei costi e delle spese inutili. Quello che non si dovrà tagliare è il diritto alla salute dei campani, dei salernitani e dei cavesi in particolare. Vi dovrà essere infatti un’ equa ripartizione dei sacrifici su tutto il territorio regionale e provinciale, e non potrà e non dovrà essere solo la città di Cava de’ Tirreni a pagare le conseguenze di questi tagli. Si invita quindi a lottare tutti insieme affinchè Cava non sia cancellata dalla geografia sanitaria regionale nonostante gli oltre 400 anni di storia delle nostre strutture ospedaliere. Se vinceremo la vittoria non avrà un solo padre ma sarà la vittoria di tutti.
Assoutenti Avv. Francesco Avagliano