Salerno: GdF, espediente per svuotare slot-machine

Dopo alcune settimane di indagini, i finanzieri del Gruppo di Salerno hanno arrestato la scorsa domenica, in flagranza di reato, un 46enne, docente in scienze motorie presso una scuola media superiore di Grosseto, e hanno denunciato a piede libero la 30enne complice e compagna, di nazionalità  rumena. Il professore, facendo ricorso a una particolare e finora sconosciuta metodologia fraudolenta, riusciva, in breve tempo, a svuotare il denaro destinato alle vincite e contenuto nella gettoniera collocata all’interno delle tre slot-machine, denominate Black Jack Multiple, installate presso una sala giochi di Pontecagnano-Faiano (SA) e molto diffuse in tutta Italia. Nello specifico, tale tecnica truffaldina – filmata nel corso delle indagini – consisteva nella digitazione di una particolare selezione sui tasti a disposizione del giocatore, inframmezzata da ripetute operazioni di spegnimento e immediata riaccensione della macchina, anche per più volte in pochi secondi, riuscendo in questo modo a modificare il software di gioco e ad ottenere l’estrazione di predeterminate combinazioni, spesso vincenti. Il fraudolento innalzamento della percentuale di successo superava agevolmente il 75%, beffando in tal modo non solo l’Amministrazione Finanziaria, ma anche i giocatori onesti che, a fronte delle loro più rare giocate vincenti, non riuscivano a conseguire alcuna somma di denaro, visto che le macchine venivano sistematicamente “svuotate” dal professore. Le perquisizioni eseguite nell’immediatezza dei fatti sulla sua persona e all’interno dell’autovettura, condotta dalla compagna e complice, hanno permesso di rinvenire e sequestrare oltre alla somma di 800 euro, frutto di appena alcuni minuti di gioco, diverso materiale di particolare interesse investigativo, tra cui: una pistola giocattolo del tutto simile a quelle autentiche, un portadocumenti in uso alle forze dell’ordine con placca metallica della “Polizia di Stato”, una parrucca, una carta d’identità oggetto di furto, 2 telefoni cellulari, una grossa cesoia e una sega per ferro, strumenti tipici dello scassinatore, ma soprattutto un nutrito elenco – distinto per Regione – delle sale da gioco in possesso delle slot-machine che era in grado di manomettere e derubare. L’arrestato è stato condotto nella casa circondariale di Fuorni, a disposizione della magistratura inquirente, cui dovrà rispondere di furto aggravato, frode informatica, ricettazione e possesso di segno distintivo di Corpo di polizia contraffatto. Sono in corso ulteriori indagini per individuare altri analoghi eventuali reati commessi sul territorio nazionale dalla coppia di malviventi.