Vita di Missione: quello che non cominci a fare oggi è quello che hai sempre fatto
Anni fa avevo letto il decalogo del pigro. Tra l’altro si diceva,se mi ricordo bene, “se vedi qualcuno lavorare,siediti e aspetta che ti passi la voglia di lavorare”. C’è una cosa che ancora faccio fatica a capire in Camerun. C’è qualcuno che lavora. I passanti lo salutano dicendogli “Du courage”(coraggio)”. A me non andava giù molto. Forse per loro era un incoraggiamento,un sentirsi vicino alla sua fatica. Io,da povero occidentale,ringraziavo,ma aggiungevo:”Adesso dammi una mano,così condividiamo la fatica in due”. Certo non è il caso di questo proverbio. Lo vediamo in Italia,ma anche in Africa. C’è uno che lavora e tanti che fanno i commenti. C’è chi dice che se fosse al suo posto farebbe meglio. Ma poi vai a scavare e vedi che quel sapientone non si è mai sporcato le mani(non aveva mai cominciato a lavorare,quindi non può cominciare proprio ora). C’è in certe persone l’idea che chi studia,non debba faticare,fare i lavori pesanti. Quando mi trovavo in un paesino della Calabria,sentivo la lamentela di certi genitori. Mi dicevano che i loro figli preferivano andare all’università(tanto loro pagano),che raccogliere le arance della piantagione familiare. Insomma tutto il mondo è paese. C’è chi lavora e chi fa i commenti,però quando è l’ora di mangiare si è tutti uguali. Anzi chi ha faticato meno,pretende di mangiare di più. Non sarebbe il caso di cambiare la tendenza. Farebbe bene a tutti!