Napoli: Ospedale di Oliveto Citra, spiragli, ma resta sempre alta la tensione
Si è tenuto a Napoli, l’incontro tra il Commissario alla sanità, Giuseppe Zuccatelli, il sindaco di Oliveto Citra, Italo Lullo, ed una delegazione di amministratori del Cratere. Dopo la simbolica manifestazione di ventidue sindaci, ma anche esponenti della società civile e religiosa del territorio di venerdì scorso, si è ottenuto quest’incontro per rappresentare direttamente al commissario le ragioni della protesa. Un incontro che ha posto all’attenzione le richieste del territorio sul tavolo della sanità campana. In base al Piano sanitario, infatti, il San Francesco d’Assisi dovrebbe trasformarsi in una struttura di tipo riabilitativo, con la soppressione del punto nascita e con l’azzeramento dell’emergenza, Pronto soccorso e 118. Il plesso sarebbe trasformato in poco più di un ospedale, insomma. Con l’incontro che si è avuto, invece, le ragioni del territorio sono state esposte ed il Commissario Zuccatelli ha assicurato attenzione a quanto indicato, aprendo così uno spiraglio in questa difficile vertenza. In particolare, si è fatta valere la interprovincialità del San Francesco, che da un paio di anni accoglie ormai con sistematicità pazienti provenienti dalla vicina provincia di Avellino. Inoltre, è un ospedale posto in un’area interna, con gravi difficoltà di mobilità. Proprio per una verifica sul campo, il sindaco di Oliveto Citra Lullo ha invitato Zuccatelli a visitare l’area, così da verificare cosa significa per un paziente proveniente da Ricigliano o Santomenna o Laviano, ad esempio, raggiungere già il San Francesco, figuriamoci altri ospedali più distanti, dal momento che non vi sono nelle vicinanze strutture private convenzionate. Inoltre, l’area del Cratere è posta in una zona “rossa”, ad alto rischio sismico ed idrogeologico, ha quattro aree industriali, presenta flussi turistici di rilievo per la presenza delle terme e di santuari religiosi. Le aperture, tuttavia, pur significative, non allentano la tensione e così gli amministratori, anche insieme alla società civile e alla chiesa che si è mobilitata, con tante parrocchie che hanno aderito alla protesta e hanno sollecitato soluzioni per la difesa del diritto alla salute di tutti, preparano una mobilitazione generale. “Siamo pronti ad ogni discussione – dice il sindaco di Oliveto, Italo Lullo – ma siamo fermi e vigili. Nel caso si continui a perseguire la via dei tagli, il territorio non potrà che unirsi in una mobilitazione che non è e non sarà più solo istituzionale, ma coinvolgerà direttamente i cittadini”. Una protesta limite che, a questo punto, non si esclude, ma resta al momento in standby considerando quell’apertura mostrata dal commissario Zuccatelli in un momento di pesante riorganizzazione del sistema ospedaliero provinciale, tra dismissioni, accorpamenti e tagli vari. Ed ora, il prossimo passo istituzionale sarà un incontro diretto con il Presidente Caldoro.