Sergio Bruni: vita d’ artista, il racconto di musicisti, attori, poeti e filmati d’epoca
Parlare di Sergio Bruni è un’impresa non facile. La complessità del personaggio, la sua morale di artista impareggiabile che lo ha portato ad assumere sempre una posizione critica di fronte al divismo e alla commercializzazione della canzone napoletana, creano quella soggezione reverenziale che non ci permette di abbandonarci ai facili complimenti e ai giudizi scontati. Il maestro è riuscito nella sua lunga carriera a imporre, prima che uno stile di canto, uno stile di artista più unico che raro in Italia. Consapevole delle proprie doti, riconosciuto come uno dei più grandi interpreti a livello mondiale da personaggi come, Gigli, Azenavour, Sinatra, Muti,Eduardo, De Simone, Fofi, Bruni ha fatto del rigore e del perfezionismo il suo credo, ecco perché quando non c’erano le giuste condizione artistiche per esibirsi, nessuna considerazione di carattere economico o pericolo di danni da pagare lo ha mai trattenuto dal mandare tutto quel paese. Ne sono nati epici scontri con direttori d’orchestra, funzionari radiotv, organizzatori, autori e talvolta anche con il pubblico. Memorabili sono rimasti alcuni episodi che testimoniano l’intransigenza del personaggio, come certi spettacoli lasciati a metà perché il pubblico pretendeva di decidere cosa Bruni dovesse cantare, oppure il grande rifiuto, quando era in America in tournée, di partecipare alla trasmissione di Perry Como, perché quest’ultimo gli aveva fatto pervenire l’invito tramite il suo segretario, per non parlare dell’abbandono del festival di Napoli del ’61 quando seppe che gli organizzatori avevano accordato a Claudio Villa il privilegio di chiudere la manifestazione. Bruni difese l’orgoglio ti tutti i cantanti napoletani, rinunciò a cantare nonostante la sua canzone “Serenata a Margellina” era risultata vincitrice del festival. Ma dietro a quel carattere spigoloso, fermo e deciso, vi era una creatura sognante, disinteressato fino ai limiti dell’incoscienza che ha vissuto la sua vita solo ed unicamente per cantare, capace di stupirsi come un bambino davanti alle cose più semplici, sempre pronto ad aiutare i più giovani e con un grande senso di amore per il prossimo. A questo incontro parteciperanno vari personaggi che hanno vissuto alcuni momenti della loro vita con Sergio Bruni, ci saranno attori, musicisti, allievi e la sua famiglia, ognuno potrà raccontare un aneddoto, una storia, un’emozione a nessuno abbiamo chiesto di cantare, perché desideriamo che il pubblico possa ascoltare e vedere ancora una volta ‘O Masto cantare attraverso rari video che abbiamo ritrovato con le nostre ricerche anche all’estero. Quando la musica classica napoletana si sposa con una passione antica più del tempo di chi la canta e la celebra come eterna , produce uno spettacolo nel cuore di quanti l’ascoltano e rapiti da essa si lasciano andare al sogno. Mimmo Angrisano, il maestro, il grande, ancora una volta sull’ennesimo palco, calcato nella sua lunga carriera, compie questa magia…una magia creata con la voce più bella del panorama classico napoletano contemporaneo. Colui che molto piccolo, cominciò ad entrare nelle grazie artistiche del grande Sergio Bruni, oggi porta avanti la testimonianza che solo la passione per la musica muove il desiderio di celebrarla ogni istante. Ed “Era de maggio” con Franco Farina al pianoforte, Antonio Saturno alla chitarra e al mandolino, e Gianluigi Esposito per le letture di Salvatore Di Giacomo, l’hanno fatto ancora