Petrucciani: un esempio lavorativo
Aldo Bianchini
Giuseppe Petrucciani, collega giornalista di Avellino, dopo decenni di lavoro ha lasciato il suo posto di “revisore contabile” ai più giovani. In occasione del suo collocamento in quiescenza, al commendator Giuseppe Petrucciani (sostituto direttore della ragioneria territoriale dello stato, revisore contabile) è pervenuta una nota di encomio da parte del direttore della Direzione Centrale per i Servizi al personale del Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi–M.E.F. dr. Pietro Fagiani. La motivazione è stata davvero molto interessante: “Per lo spirito di dedizione dimostrato e la fattiva e leale collaborazione prestata nel corso della vita lavorativa”. E con i tempi che corrono, con le continue incursioni del ministro Brunetta per la riorganizzazione del settore del lavoro pubblico ed alla luce del libro “I fannulloni” di Pietro Ichino, l’esempio di abnegazione di lavoro nel settore dei pubblici dipendenti offerto dal collega Petrucciani sembra proprio andare non solo contro corrente ma si pone come punto di riferimento per una radicale riorganizzazione dell’intero comparto. L’attività giornalistica di Giuseppe continua e probabilmente da oggi in poi si intensificherà. Una passione, quella giornalistica, che ha accompagnato da sempre il collega; ad essa egli si è sempre dedicato con competenza e professionalità tenendo sempre ben presente il concetto del “diritto alla privacy” e senza mai sbattere il mostro in prima pagina. Eppure di inchieste il bravo Petrucciani ne ha fatte, e come. A lui vanno gli auguri più fervidi della nostra redazione provinciale.
giuseppe è stato un mio compagno di scuola media E.Cocchia Avellino nel lontano anno scolastico 1954/55.L’ho incontrato al centenario dell’ITC L.Amabile per la prima volta dopo 58 anni.Immenso è stato il piacere rivedere un amico d’infanzia. mario garofalo