Salerno: Arti di Maggio, si pensa alla prossima edizione
L’espressione musicale e canora di cinque formazioni, con altrettanti programmi diversi che hanno spaziato dalla musica pop, al Rinascimento, dal Barocco alla musica corale contemporanea, il Concentus Musicus Patavinus, formazione dell’Università di Padova, diretta da Fabio Framba, il salernitano “Ad libitum” coro ospite guidato da Raffella Scafuri, il coro dell’Università di Verona, diretto da Luca Marchetti, i Laeti Cantores, preparati da Roberto Maggio e l’Ensemble vocale Principe di Sanseverino, dell’ Università di Salerno, diretto da Antonello Mercurio, parte integrante dell’Associazione Seventh Degree organizzatrice della III edizione di Arti di maggio, sostenuta dal Comune di Salerno – Assessorato Beni Culturali e Portualità Turistica – in collaborazione con il ministero Beni Culturali e le Soprintendenze per i B.A.P. e B.S.A.E. di Salerno e Avellino, il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”, ha chiuso questo splendido mese di eventi, ben ventisette che hanno rivelato dal 12 al 30 i mille volti del secolo breve. Un gran galà corale di elevato livello, quello svoltosi nella ritrovata cornice di una Addolorata stracolma, dove, alla presenza di un entusiasta Enzo Maraio, che ha omaggiato i musicisti ospiti con il crest del nostro Comune e del presidente della Seventh Degree, nonché valente cantore dell’Ensemble Principe Sanseverino, Liberato Marzullo, che ha donato i sigilli dell’ateneo salernitano, sono stati già rivelati i temi dell’edizione 2011 della manifestazione.“Sono soddisfatto del cartellone appena conclusosi – ha dichiarato Antonello Mercurio direttore artistico della kermesse – abbiano animato insieme al conservatorio due sabati di Salerno Porte Aperte, il pubblico ha avuto la curiosità di seguirci anche in progetti particolari quali l’evento inaugurale, dedicato alla musica elettronica con Terra delle Risonanze, con installazioni nel Giardino della Minerva, o la sperimentazione dell’Ensemble Dissonanzen, la mostra di arte contemporanea Avventure minime, curata da Antonello Tolve, ospitata nell’Archivio storico del comune di Salerno, sino al concerto di mezzanotte con il teatro musicale tanguero di Adria Mortari e alla suggestione della performance sui frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes. In Italia si contano sulle dita i festival dedicati al Novecento e m’invaghisce l’idea di trasformare Arti di Maggio in una lente fissa sul secolo breve, che abbiamo attraversato, ma conosciamo poco. Le finestre sul passato non mancheranno. Nel 2011 ricorre il bicentenario della nascita di Franz Liszt, un vero precursore della musica novecentesca.”Liszt ha osato – scriveva Camille Saint-Saëns – e osare in arte è ciò che v’è di più terribile al mondo. In teoria nulla è più semplice. In pratica per accettare nuove forme, per penetrarne il senso, bisogna assolutamente che lo spirito compia uno sforzo: le persone che amano compiere questo sforzo sono rare; ciò che piace alla gente, è di raggomitolarsi nella propria pigrizia e nella propria routine, dovessero pur crepare di noia e di sazietà”. Le conquiste di Franz Liszt arricchirono l’arte musicale di mezzi di cui si impadronirono altri compositori, a cominciare da Wagner, la cui vena creativa progredì notevolmente al contatto di opere quali la Sinfonia di Dante, la Sinfonia di Faust e i Dodici Poemi; e un esame critico imparziale ci mostra che dal Tristano in poi quasi tutti i compositori di tutte le scuole furono tributari, in materia di forma e di espressione, del grande misconosciuto Franz Liszt. Ecco allora che mi piacerebbe proporre un programma in cui le pagine di questo genio romantico possano intrecciarsi con composizioni magari di Pierre Boulez. Ciò su cui richiedo l’attenzione delle istituzioni è l’apertura di altri spazi per poter far musica e ascoltarla al meglio. L’Addolorata acusticamente è piuttosto scadente ma con qualche accorgimento può essere migliorata e recuperata totalmente, in modo da poter conquistare sempre più appassionati alla musica moderna e contemporanea”. “Sarà un’edizione importante la IV – ha aggiunto Liberato Marzullo – anche per il MICU che ospiterà nel suo cartellone il III Congresso dei Cori e delle orchestre universitarie, che è stato affidato alla città di Salerno nell’ultimo convegno nazionale di Sassari, svoltosi aprile. In quest’occasione la nostra città, oasi felice per le attività extracurriculari, sarà allegramente invasa da giovani studenti e musicisti e avrà occasione di far valere la propria celebrata tradizione di accoglienza”.