Sveglia Cilento!

Luciano Provenza

Da circa 20 anni mi reco nelle amene località cilentane, ove, oltre a godermi il mare, respiro aria salubre e gusto le specialità gastronomiche di  quei luoghi. Devo, purtroppo, constatare che la viabilità, soprattutto nelle zone interne, è da terzo mondo. Esistono strade franate da anni e, nonostante si siano avvicendati sindaci di ogni colore, la situazione peggiora con il tempo. Ad esempio, sulla strada che collega San Nicola di Centola a Foria  si possono fare fotografie da spacciare come immagini di un paese in guerra. Stesso spettacolo si intravede tra Caprioli e San Nicola, per non parlare di Pisciotta. Nulla si è fatto e nulla si farà se non si assumono concrete iniziative popolari. I sindaci dovrebbero rappresentare agli enti superiori (Governo, Regione, Provincia ecc. ecc) le drammatiche condizioni dei loro territori e, soprattutto, evidenziare che la sicurezza dei cittadini è minata quotidianamente. Denunciare alla Procura della Repubblica le omissioni di chi dovrebbe assumere decisioni. Non è possibile passare con l’auto su tratti di strada veramente ridotti, a pochi centimetri dal vuoto, determinato dal terreno franato. Tra poco alcuni paesi resteranno isolati. E’ necessario che la gente si faccia sentire, il cittadino deve ribellarsi e non accettare passivamente questo stato di degrado. Il popolo Cilentano, con i Sindaci in testa, deve organizzarsi per salvare questo straordinario territorio. Basta con le promesse dei politici di turno. A mio giudizio, la questione deve essere posta sul piano nazionale, perché prima o poi accadrà l’irreparabile e tutti saranno responsabili, anche coloro che in silenzio accettano passivamente tale degrado. Un invito a tutti i cilentani: ciascuno fotografi l’abbandono e l’imbarbarimento  delle proprie zone e pubblichi su Facebook le immagini. Forse i responsabili si renderanno conto del serio pericolo e porranno in essere gli interventi necessari.